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LA FESTA DELLA MADONNA ADDOLORATA A MARATEA

Ricco cerimoniale per solennizzare una festa secolare che anche quest’anno ha visto momenti indimenticabili

Maratea da secoli prega e festeggia la Madonna Addolorata che con la bellissima effige che si conserva nella Chiesa omonima e grazie all’Arciconfraternita dell’Addolorata e alla comunità Sacerdotale di Maratea, che ogni anno fanno vivere momenti di preghiera con il settenario e poi con la solenne festa con il Rosario dei sette dolori, la Santa Messa, ei Vespri solenni e con l’ingresso quest’anno nell’Arciconfraternita di tre novizi e lo si fa con una cerimonia suggestiva con la vestizione e il si dei confratelli a vivere una vita impegnata nella Chiesa e nella società. Quest’anno la solenne celebrazione Eucaristica ha visto anche il momento emozionante della vestizione con l’antico abito della Beata Vergine Addolorata da parte del priore Francesco Santoro vestito restaurato a cura dell’Arciconfraternita. Le immagini che abbiamo registrato documentano questi momenti solenni e l’applauso dei fedeli al termine della vestizione lo ha suggellato. Ascoltiamo il decano dell’Arciconfraternita dell’Addolorata Biagio Calderano. Nel pomeriggio solenne processione per le vie della città di Maratea, con le autorità religiose civili e militari della città e il popolo di Dio. Momenti anche questi di solennità nel portare l’effige della Madonna tra le stradine del centro storico, dove anche chi per vari motivi non può partecipare attivamente alla festa, gode del passaggio del Simulacro. Al termine della processione la Santa Messa celebrata dal Parroco Don Donato Partepilo e concelebrata da Don Tiziano Cantisani in Piazza Buraglia. Per chiudere la festa i ringraziamenti del Priore e il rientro della statua in Chiesa.

Francesco Rizzo

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