SONIC PARK A CAVA DEL SOLE: RIPARTE LA MUSICA, MA NON QUELLA DEI CONCERTI
A settembre la Regione certificò «l’abuso edilizio», da allora Festival in «stand by»: gli organizzatori fuggono, Bennardi li rincorre
Come l’anno scorso o forse peggio, ovvero meglio: chissà se in vista dell’estate prossima, il pentastellato sindaco di Matera, Domenico Bennardi, e gli organizzatori del Sonic Park, abbiano davvero rinunciato alla sorta di sceneggiata bis sull’utilizzo della Cava del Sole. Parrebbe di sì, ma dopo che l’anno scorso è stata venduta la pelle dell’orso prima di averlo ammazzato, le prevendite dei concerti abbondantemente iniziate molto tempo prima dell’arrivo delle autorizzazioni, con ogni probabilità è ancora prematuro concludere con una certezza. Ac Phoenix e Fondazione Reverse, hanno annunciato che per l’edizione 2024, «devono con dispiacere mettere per quest’estate il festival in modalità “stand by” perché a oggi non sembrano esserci le garanzie per poterlo realizzare». Il problema, da un anno all’altro, non è cambiato, forse soltanto trop- po ripetere la forzatura. Il punto non sono i concerti in sè, ma il rispetto delle regole per poterli fare, sia sotto l’aspetto dei vincoli urbanistici che per quanto attiene alle prescrizioni di natura ambientale. L’area ricade all’interno del perimetro della Zona speciale di conservazione (Zsc), Gravine di Matera. Limitazione sì, ma non preclusiva. Per Bennardi, «grosse limitazioni», per gli organizzatori del festival, «complessità burocratiche», ma a leggere quali dovrebbero essere vincoli e prescrizioni, così «grosse» o «complesse» non appaiono. Per esempio, tra le varie, quella di distanziare le date dei concerti e degli eventi, di almeno una settimana l’una dall’altra, al fine di evitare gli effetti legati al disturbo continuativo, per tutte le specie individuate sulla base di analisi ecologiche ed etologiche. «Il 2023 – hanno dichiarato gli organizzatori del Sonic Park – è stato un anno difficile: l’ambizione di portare al Festival artisti ancora più importanti, star internazionali e beniamini del panorama italiano, si è scontrata con complessità amministrative e burocratiche che hanno rallentato i tempi della comunicazione e in qualche caso messo in dubbio la riuscita stessa della manifestazione. Nonostante tutto, dalla fine della scorsa edizione ci si è mossi per portare a Matera, anche nel 2024, i migliori fra i talenti della musica italiana e internazionale, eppure le condizioni non sono cambiate. Le incertezze sulla disponibilità della location e sull’appoggio politico e istituzionale alla manifestazione sono state determinanti nell’impedire di programmare con l’anticipo necessario la presenza di grandi ospiti stranieri». Tra le plurime circostanze da ricordare, la prima che ritorna alla memoria è quella che alla fine della scorsa edizione, sia la Regione Basilicata che il Comune di Matera, hanno dovuto ammettere l’abuso. Ed hanno dovuto farlo Valutazione d’incidenza ambientale (Vinca) o non Vinca, o più precisamente, nonostante la Vinca “speciale” riottenuta in extremis poichè la precedente, comunque ormai scaduta, revocata per inottemperanza delle prescrizioni contenute. Burocraticamente, il travaglio iniziò nel gennaio 2023. Senza ripercorrerlo per intero e saltando così direttamente al settembre scorso, la Regione prese atto prende atto del non rispetto parziale di quanto stabilito nella Conferenza di Servizi del 2018 per lo svolgimento di eventi per Matera 2019, e comunicò al Comune, ma non solo al Comune, che era «obbligatorio avviare un procedimento di rimozione dell’abuso edilizio». La Cava del sole, in estrema sintesi, era un allestimento provvisorio realizzato in occasione di Matera 2019. La Conferenza dei Servizi indetta dal Comune l’approvò nel marzo del 2018 con validità quinquennale. Dopo il marzo del 2023, il manufatto è divenuto abusivo, ma lo scorso anno gli spettacoli si svolsero ugualmente. I competenti uffici regionali ne hanno fatto informativa alla Procura della Repubblica anche perché dal marzo 2023, l’allestimento è considerato abusivo rispetto alle norme urbanistiche del comune di Matera oggi in essere. Gli organizzatori fuggono, e Bennardi riprova a trattenerli alludendo all’incontro con la Regione Basilicata, «per accorciare le limitazioni sulla vigente Valutazione di incidenza ambientale (VincA)». Non va bene, per loro, neanche la limitazione di almeno una pausa di cinque giorni tra i concerti. «Abbiamo incontrato l’assessore regionale all’Ambiente – hanno specificato sindaco ed assessore alla Cultura, Tiziana D’Oppido – chiedendogli di modificare le prescrizioni stringenti della Vinca. Si attendeva, quindi, una risposta dalla Regione, ma probabilmente i tempi tecnici di questa operazione non sono compatibili con quelli organizzativi del Sonic. Avevamo anche proposto di stralciare la Cava del Sole dalla Zona a protezione speciale (Zps), per poterla utilizzare senza grosse limita- zioni e sempre nel rispetto di ambiente e fauna. Un passaggio, quest’ultimo, decisamente più lungo e complicato, che perciò va considerato solo in prospettiva futura». Sonic Park festival a Cava del Sole: la musica è ripartita, ma non è quella dei concerti.
Di A.Carponi