Cronaca

VERTENZA RONDA, OBIETTIVO DELLA POLITICA: FAVORIRE I LAVORATORI

  Dopo tanto silenzio anche la politica fa sentire la propria voce sulla vertenza Ronda-Cosmopol. «La vicenda Ronda richiede, dopo

 

santarsieroDopo tanto silenzio anche la politica fa sentire la propria voce sulla vertenza Ronda-Cosmopol. «La vicenda Ronda richiede, dopo l’incontro avvenuto a Roma, un ultimo sforzo da parte dei Commissari per favorire una soluzione all’intera vicenda attraverso una positiva intesa con la società che ha manifestato interesse all’acquisto evitando così ogni rischio di fallimento che ricadrebbe pesantemente sulle spalle dei lavoratori». E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pd, Vito Santarsiero, per il quale “la mediazione messa in campo dalla Regione in sintonia con i sindacati è essenziale per favorire tale intesa nella direzione di tutelare i diritti dei  lavoratori e supportare l’azione dei Commissari per una positiva chiusura della questione». «Ovviamente – conclude – facciamo anche appello alla società interessata affinché siano tutelati e non danneggiati i lavoratori che notoriamente si caratterizzano per  esperienza e professionalità e possono sicuramente rappresentare per la stessa un sicuro valore». A invitare la politica lucana a rendersi parte attiva nella vertenza della Ronda è il consigliere di FdI-An Gianni Rosa secondo il quale  i 274 lavoratori de La Ronda di Potenza stanno vivendo questi giorni col fiato sospeso, in attesa del Tavolo convocato per venerdì al Ministero dello sviluppo economico. gianni-rosaSarà l’ultima occasione per raggiungere un accordo con la Cosmopol, unica ditta disposta a rilevare l’istituto di vigilanza, dopo che l’assemblea dei lavoratori ha rigettato la prima proposta di accordo da parte della ditta. «Ricordiamo che la proposta prevedeva la prospettiva di un contratto ex novo, con la perdita dei diritti salariali maturati. In sostanza ai lavoratori veniva chiesto di perdere, in un solo colpo, sia l’anzianità retributiva sia una percentuale sullo stipendio. Nell’esprimere totale solidarietà ai lavoratori che, abbandonati a se stessi, hanno avuto la forza e il coraggio di non barattare la proprio dignità lavorativa, auspichiamo in una sollecita presa di posizione della politica». Secondo Rosa, il Governo regionale deve rendersi parte attiva della vertenza, intervenendo in maniera chiara, considerato il rischio concreto di fallimento dell’azienda, con tutte le ricadute occupazionali che comporta. «E’ sconcertante il silenzio della politica – conclude Gianni Rosa -, a cui si aggiunge la mancata accortezza di posticipare il bando della Regione Basilicata, riguardante la sorveglianza in tutte le strutture di sua competenza. Un bando da 50 milioni di euro a cui la Ronda, in gestione commissariale, non potrà ovviamente partecipare».

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