Politica

INSEDIATA LA NEO CONSIGLIERA REGIONALE DI PARITA’

«Assicurare un impegno costante affinché la Basilicata possa essere terra della parità». Così la neo consigliera regionale di parità della

«Assicurare un impegno costante affinché la Basilicata possa essere terra della parità». Così la neo consigliera regionale di parità della Basilicata, Ivana Pipponzi, si è presentata questa mattina per la sua prima uscita pubblica. «La missione della Consigliera di Parità – ha continuato la neo nominata – è quella della promozione e controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza di opportunità e di non discriminazione tra uomini e donne nel lavoro, così da permettere il medesimo start dei campi del quotidiano». A designare la nomina, con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro per le pari opportunità, il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica. «Intendo collaborare – ha concluso Pipponzi – in stretta sinergia con le Direzioni territoriali del lavoro e gli assessorati al Lavoro, al fine di rilevare le violazioni delle norme di parità e fare emergere le discriminazioni, anche attraverso l’intervento dell’ispettorato del lavoro e progettando appositi pacchetti formativi. Particolare attenzione sarà rivolta ai casi, purtroppo ancora esistenti, delle dimissioni in bianco, dei congedi parentali e al fenomeno dei voucher». Nel formulare gli auguri di buon lavoro da parte di tutto il Consiglio regionale della Basilicata alla neo consigliera, e nel dirsi convinto che saprà ricoprire l’incarico con impegno e professionalità, Mollica ha ringraziato Ninni Fanelli «per il lavoro egregio portato avanti fino ad oggi.  Sono certo – ha sottolineato – che la neo consigliera di parità continuerà sulla strada tracciata, adoperandosi per superare i concetti di genere maschile e femminile. La parità – ha concluso – viene esplicitata da tanti ma poi sono i fatti che dicono la reale situazione. Anche il Consiglio regionale dovrà accettare di trasformare in fatti reali quanto è stato scritto nello Statuto da cui dovrà discendere la legge elettorale. Ci aspetta a tutti un periodo di duro lavoro nel quale le donne dovranno cimentarsi e dare validi suggerimenti».

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