Politica

GLI IMMIGRATI VOGLIONO ANDARE VIA DALLA BASILICATA

«Siamo stati a Sasso di Castalda, a Nova Siri, a Matera; oggi, anche a Potenza. Per poter parlare bisogna conoscere

«Siamo stati a Sasso di Castalda, a Nova Siri, a Matera; oggi, anche a Potenza. Per poter parlare bisogna conoscere le questioni, bisogna toccarle con mani e ripiegarsi a cercare soluzioni. Quello che non fa Pittella». Lo afferma il capogruppo consiliare di laboratorio Basilicata – Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, che continua: «Il raddoppio dei migranti? I Lucani sono contenti, ma il Governatore glielo ha mai chiesto? No. I migranti si devono integrare, possono essere la soluzione allo spopolamento della Regione? Per Pittella, sì. Ma ha chiesto loro se vogliono essere parte di questo progetto di sostituzione etnica? Evidentemente no, visto che questa mattina gli immigrati accolti al centro della ex-Ferrotel ci hanno detto che, appena avranno il permesso di soggiorno, lasceranno addirittura l’Italia o che, se non dovessero riuscirci, si fermerebbero in città grandi, non certo nei piccoli centri lucani. La Basilicata è l’unica regione dove anche gli immigrati vogliono emigrare». Solo nell’ultima settimana, sostiene Rosa, sono arrivati circa 290 migranti. Si è arrivati quasi a 3.000 e poco meno del 20 per cento, sono donne e bambini. «A Potenza, nell’ultimo mese, siamo giunti a circa 700. Un semplice calcolo: anche a voler concedere che tutte le donne siano accompagnate da un uomo, rimangono circa un 75 per cento di giovani single disoccupati con età massima 30 anni, cui dover trovare lavoro, cui dover assicurare la possibilità di creare una famiglia. Con chi? Con le donne lucane? Altrimenti come pensa Pittella di integrarli? Forse sarebbe bene – aggiunge Rosa – che chi ipoteca il futuro dei Lucani con progetti fallimentari spiegasse bene, nei dettagli, questi progetti a chi li dovrà subire. Chi sono gli immigrati che dovrebbero sostituire i Lucani? Famiglie? No. Giovani uomini. Profughi? No. Ad esempio, nel centro di accoglienza della ex-Ferrotel, gli immigrati provengono da paesi dove non ci sono guerre o persecuzioni; tanto che dei 92 ospiti: solo 5 hanno ricevuto la protezione (non il riconoscimento dello status di profugo); 75 si sono visti respingere la richiesta e, ovviamente, hanno fatto ricorso; gli altri sono in attesa di essere convocati ancora dalla Commissione». «Le condizioni in cui sono accolti? Lasciamo stare. La cooperativa che gestisce il centro nel palazzo ex- Ferrotel – riferisce Rosa – si è presentata con l’avvocato. E non aggiungiamo altro, se non che i controlli dovrebbe farli innanzitutto chi pensa di poterne ospitare ancora di più e che è evidente che Pittella non lo ha fatto perché altrimenti si dovrebbe vergognare. Fare i buonisti sulla pelle degli altri è facile, su quella dei Lucani e su quella degli immigrati. Fare business sulla pelle degli altri è ancora più facile ma è aberrante. L’Onu ha comunicato, proprio oggi, che sono 3.900 i migranti morti nel Mediterraneo dall’inizio dell’anno. E 3.900 sono solo quelli ufficiali, i numeri reali saranno sicuramente più alti. Come fanno Pittella e il Governo Renzi ad assistere ad una strage di tale portata? Se sono davvero così altruisti organizzino i traghetti per andarli a prendere nei loro Paesi. Tutto il resto – conclude Rosa – è solo una becera operazione di sfruttamento e di arricchimento ai danni dei cittadini italiani e degli immigrati».

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