PITTELLIANI VS SPERANZIANI SULLA RIFORMA SANITARIA
«La salute è un tema troppo importante per prestarsi a strumentalizzazioni politiche. Il gruppo Socialist & Democrats pertanto, – dichiarano
«La salute è un tema troppo importante per prestarsi a strumentalizzazioni politiche. Il gruppo Socialist & Democrats pertanto, – dichiarano in una nota congiunta i consiglieri comunali Donato Pace (capogruppo), Gianluca Caporaso e Antonio Pesarini – si fa promotore di una mozione che impegna il sindaco la giunta e il consiglio comunale a promuovere un momento di confronto e di discussione sulla Riforma sanitaria in corso, in cui raccogliere tutti i punti di vista possibili, non prima però di aver avuto occasione d’interlocuzione ufficiale di merito con i livelli istituzionali estensori della proposta». Pace, Caporaso e Pesarini considerano il tentativo di chi prova, senza prima aver letto la proposta di riforma, a esprimere giudizi che hanno natura squisitamente politicista, puerile e populistico. Ed è ancor più grave il fatto che questo atteggiamento, scrivono i tre consiglieri, sia ascrivibile al capogruppo del Partito Democratico Iudicello che, per ruolo, avrebbe il dovere di tentare sempre di costruire posizioni politiche di massima condivisione all’interno della coalizione di maggioranza che ambisce a rappresentare. «Peraltro la sua posizione non è in linea con le discussioni realizzate in una recente riunione di maggioranza proprio sul tema, dove si erano concordate cose ben diverse, quali percorsi di conoscenza e approfondimento da svolgersi in commissione e eventuale consiglio aperto per coinvolgere l’intera cittadinanza e le istituzioni rispetto alla riforma. Non sappiamo se la segreteria cittadina del Partito Democratico è in linea con le posizioni e le valutazioni divisive espresse da Iudicello o se questa azione è frutto di una mera adesione a un ordine di guerra correntizia. Di nostro riteniamo evidente che il nostro compito sia quello di provare a stare insieme e, su temi come questo, promuovere un confronto serio e privo di strumentalizzazioni, senza bandiere e orientato esclusivamente in funzione del bene pubblico. Invitiamo in secondo luogo a non arrogarsi il diritto di scegliere interlocutori privilegiati all’interno del mondo sindacale». Secondo Pace, Caporaso e Pesarini, affermare che esista una omogeneità di giudizio critico nei confronti della riforma è un falso che non tiene a esempio conto di una nota dello scorso 28 ottobre, in cui le organizzazioni sindacali della dirigenza medica San Carlo (Cisl, Cimo, Uil, Cgil, Aaroi, Fassid, Anaao) che rappresentano la stragrande maggioranza dei medici del San Carlo, dicano esattamente che «il nuovo ruolo assegnato al San Carlo[…]che apparentemente può sembrare come un disegno di difficile realizzazione, può rappresentare un’occasione di crescita di tutta la classe medica lucana e comportare un miglioramento delle procedure assistenziali».