Attualità

«MINIEOLICO, CONTINUA L’AGGRESSIONE AL TERRITORIO»

«Sono soddisfatto dall’accelerazione che il percorso per l’approvazione delle linee guida relative alla installazione di impianti di energia eolica non

«Sono soddisfatto dall’accelerazione che il percorso per l’approvazione delle linee guida relative alla installazione di impianti di energia eolica non superiore a 1 MW, il cosiddetto minieolico, abbia subito. Avere avuto la possibilità di essere ascoltato e trasferire quanto realizzato anche attraverso l’approvazione del relativo ordine del giorno in Consiglio comunale ai vertici regionali dell’Anci, ci pone nella condizione di poter sperare che l’iter regionale necessario trovi al più presto soluzione positiva». Questo quanto afferma il consigliere del Pd Nicola Lovallo, all’indomani della convocazione in Terza Commissione regionale, chiesta e ottenuta dal presidente dell’Anci Adduce.  «Continua l’aggressione al territorio attraverso la selvaggia messa in opera di mini impianti eolici, con gravi danni al paesaggio, alla viabilità e una pericolosità, in molti casi, per auto e persone. A testimonianza di ciò l’ennesimo incidente registrato nei pressi di Picerno nei giorni scorsi. La proliferazione intensiva di pale, – prosegue – pregiudica l’applicazione in corso del Psr (Piano di sviluppo rurale) e, quindi, la possibilità di un uso successivo dei terreni, sia per fini agricoli che per altre attività, con l’effetto di una grave svalutazione e impoverimento del territorio, pregiudicando il prosieguo di attività imprenditoriali, realizzate a proprie spese, senza contributi statali». Secondo Lovallo la mancanza di una regolamentazione, che lascia libertà incondizionata, senza regole, finisce per annullare l’efficacia dell’uso razionale e compatibile di una forma di energia rinnovabile verso la quale non siamo contrari per principio. «E’ il caso di sottolineare l’importanza che il provvedimento – conclude Lovallo – normi in maniera chiara e inequivocabile anche gli impianti al di sotto dei 60kW di potenza, che per quelli futuri e laddove restino attivi quelli già esistenti – con i Comuni che sarebbe bene attivassero controlli nel caso di impianti modificati nel corso di realizzazione – si disponesse per tutti la Via (Valutazione di impatto ambientale), per garantire un futuro di tutela e salute per le future generazioni».

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