IL PUNTO DI PETRULLO: PARATA REFERENDARIA IN TRIBUNALE
E’ stato solo un brutto sogno, un incubo. Ma ora siamo svegli e possiamo ridere felici per il pericolo scampato:
E’ stato solo un brutto sogno, un incubo. Ma ora siamo svegli e possiamo ridere felici per il pericolo scampato: la Corte di Appello di Potenza non scomparirà mai. Ce lo ha confessato il vice ministro Migliore, Gennaro Migliore, già comunista di Rifondazione, poi Sel, ora moderato renziano coppola-munito, e che coppola. Ebbene il vice ministro ci ha detto che è stato inutile preoccuparci, e che tale preoccupazione lo ha meravigliato perché, a sua memoria, mai si è pensato dalle parti del governo di cancellare dalla geografia giudiziaria il distretto di Corte di Appello di Potenza. Alleluia. Avvocati, magistrati, cancellieri e utenti vari del sistema giustizia hanno tirato un sospiro di sollievo. Poi la domanda: ma è stato davvero un brutto incubo e niente più? E quel disegno di legge? E la preoccupazione di tutti, quelle interlocuzioni col ministero, nessuna chiarificatrice? Eppure Gennaro Migliore è stato imperativo “ma cosa vi viene in testa”. Mumble mumble. Poi pian pianino si fa strada una sensazione, sgradevole, molliccia, scivolosa: magari il vice ministro in prossimità del voto referendario, che è venuto a sponsorizzare a Potenza dalle parti del sì, non ha voluto indispettire la platea. Confermare il progetto di soppressione pure qualche malcontento poteva apportarlo, possibile che questo malcontento si traducesse in un voto contro il governo al referendum, “chi me lo fa fare?” avrà potuto pensare l’esponente renziano. Tanto che mi frega? In fondo ha detto che “a sua memoria” non se ne è parlato mai, quindi può essere anche che la sua memoria abbia fatto per un attimo cilecca, un improvviso blackout, quindi ancora potrebbe, un domani, neanche risultare dolosamente bugiardo. Insomma, a conti fatti, o è davvero stato un brutto incubo per i lucani o Gennaro Migliore è soltanto in campagna referendaria e quindi in vena di boutade elettorali, delle due l’una. Ci ha presi per il naso oppure andiamo tutti noi lucani a letto coi peperoni sullo stomaco che, nell’incoscienza del sonno, fanno i registi delle più brutte storie? Ci vuole solo un po’ di pazienza. Tante verità verranno scoperte soltanto il 5 dicembre, quindi, attenti a come votate.