CGIL: COSTI ELEVATI PER I POTENTINI IN UN MOMENTO DI DIFFICOLTÀ
«La Città di Potenza sta per essere investita dagli effetti invasivi di decisioni adottate dall’amministrazione comunale su temi delicatissimi, quali
«La Città di Potenza sta per essere investita dagli effetti invasivi di decisioni adottate dall’amministrazione comunale su temi delicatissimi, quali quello della raccolta differenziata e della delimitazione delle aree di sosta a pagamento e relativa tariffazione». E’ quanto si legge in un comunicato stampa della Cgil di Potenza. Secondo la Cgil «si tratta di decisioni che hanno un impatto economico immediato e diretto sulle tasche degli abitanti di questa città, soprattutto per quanto concerne la previsione di tariffe pari ad 1,50 euro all’ora per poter parcheggiare negli stalli blu e di versamenti che arrivano fino a 180 euro per i residenti nelle aree delimitate, determinando costi ulteriori per la cittadinanza sulla quale già gravano elevate tariffazioni in conseguenza dello stato di dissesto». La Cgil aggiunge: «Sulla raccolta differenziata prevale, invece, una superficiale gestione da parte dell’amministrazione comunale che, nella seppur comprensibile necessità di rispettare i tempi previsti per l’avvio del porta a porta in città, questa non può avvenire nel mancato coinvolgimento dei cittadini che si ritrovano dall’oggi al domani privi dei cassonetti su strada senza però il contemporaneo avvio del sistema. Senza contare l’incertezza sugli oneri a loro carico sulla sanificazione dei raccoglitori condominiali e l’eventuale pagamento del suolo pubblico laddove non venissero trovate aree condominiali idonee per la collocazione dei raccoglitori». «E’ ben noto – continua la nota – lo stato di povertà nel quale versa questa regione e in particolare la città capoluogo, per cui appare quantomeno inadeguato vessare ulteriormente una città già abbastanza provata. Gli ultimi dati parlano di 1.400 famiglie assistite nella sola città di Potenza, per lo più famiglie con figli minori, nelle quali almeno uno dei 2 membri adulti è disoccupato. Il 2015 ha rappresentato l’anno peggiore per ciò che concerne le ‘nuove povertà’, con i dati parziali del 2016 che segnano un aumento di richieste di aiuto pari al 100% rispetto al mese di ottobre dello scorso anno».