RIMBORSOPOLI: TESTIMONIANZE SU CONSIGLIERE NAPOLI
Oggi nell’ambito dell’inchiesta Rimborsopoli sono stati ascoltati due testi in relazione alla posizione di Michele Napoli (FI), attualmente consigliere regionale,
Oggi nell’ambito dell’inchiesta Rimborsopoli sono stati ascoltati due testi in relazione alla posizione di Michele Napoli (FI), attualmente consigliere regionale, ed ex consigliere comunale di Potenza. I due testi, in qualità di benzinai hanno riferito in merito a presunte fatturazioni falsate per approvvigionamento carburante. Entrambi hanno confermato di non aver mai contraffatto i dati relativi ai rifornimenti che Napoli effettuava presso la stazione di servizio nella quale lavoravano. E anche se in diverse occasioni è capitato che il consigliere Napoli si presentasse chiedendo di apporre dei timbri su schede carburante non compilate, ciò veniva fatto perché a memoria ad essi risultava che le erogazioni erano state effettuate in precedenza per gli importi corrispondenti. È stato precisato, infine, che Napoli andava sempre personalmente a fare rifornimento. Napoli è imputato nell’inchiesta che nel 2013 portò alle dimissioni del Consiglio Regionale presieduto da Vito De Filippo, insieme a Marcello Pittella, Vito De Filippo, Rosa Mastrosimone, Antonio Autilio, Nicola Benedetto, Luca Braia, Paolo Castelluccio, Giuseppe Dalessandro, Antonio Di Sanza, Innocenzo Loguercio, Antonio Flovilla, Vilma Mazzocco, Francesco Mollica, Antonio Potenza, Pasquale Robortella, Donato Paolo Salvatore, Luigi Scaglione, Alessandro Singetta, Antonio Tisci, Rocco Vita, Rosa Amoroso, Di Lorenzo Pasquale Antonio e Pici Mariano. La scorsa settimana, la magistratura contabile si è pronunciata, emettendo una sentenza di condanna per alcuni di essi che li obbliga alla restituzione dei soldi indebitamente percepit (clicca qui per leggere le condanne e le cifre).