SINORO: LA SCATOLA CINESE
Non solo dell’oro nero, ma i lucani non hanno beneficiato neanche dell’oro giallo. Giallo in tutti i sensi. Sia
Non solo dell’oro nero, ma i lucani non hanno beneficiato neanche dell’oro giallo. Giallo in tutti i sensi. Sia per il colore del metallo incriminato, “a sua insaputa”, nella vicenda, sia per il fatto che i cinesi promisero di portarlo in regione. E volendo giallo è anche il colore del mistero. Che fine ha fatto Wang Zhong Hui? Questa mattina sarebbe dovuto comparire davanti al Gup del Tribunale di Potenza, ma è irreperibile. Amministratore delegato prima della Orop, poi Cripo, poi Sinoro. E infine Beijin Diamend. L’azienda con sede a Tito, qualunque sia stato il nome cha ha assunto, ha ricevuto circa 13 milioni di contributi pubblici, ma non è mai entrata in produzione. Dei gioielli, e non solo di quelli, nessuna traccia. In breve nel 1987 lo Stato finanziò il Centro Orafo, una societa’ italocinese, con l’art. 21 della legge 219, pubblicizzato come il più grande investimento industriale cinese in Europa, che doveva dare lavoro a circa un centinaio di persone. I finanziamenti ricevuti furono di 12 milioni di euro per gli impianti e oltre 800 mila euro per tre corsi di formazione. Il risultato è noto. Il Tribunale di Potenza con una sentenza del 07/11/2013 ha dichiarato il fallimento della Società Sinoro Srl. E così viene in mente la domanda: hai mai visto un funerale cinese in Italia? Ipotesi irreale è pensare che l’avanzata medicina orientale abbia fatto progressi tali da produrre una soluzione tale da evitare la morte ai cittadini della Repubblica Popolare Cinese. Formula, che sarebbe solo in possesso di quegli abitanti e che solo a loro viene somministrata. Oltre la leggenda metropolitana, c’è la verità: quando un cinese muore il suo corpo viene nascosto e il suo nome viene preso da un altro cinese che arriverà nel nostro paese dalla Cina con la sua nuova identità. Tutto ciò possibile grazie all’omogeneità somatica dei gialli asiatici. Almeno questo il pensiero degli esperti d’immigrazione. Pare che non ci sia chiarezza sui cinesi defunti, figuriamoci sui vivi. Al di là di tutto che fine ha fatto l’imprenditore dell’oro Wang Zhong Hui?