EMERGENZA MIGRANTI: «SONO TROPPI 130 A CHIAROMONTE. RISPETTARE I PATTI»
Dopo le tensioni dei giorni scorsi a Chiaromonte per l’arrivo dei richiedenti asilo sgombrati da due centri di accoglienza di
Dopo le tensioni dei giorni scorsi a Chiaromonte per l’arrivo dei richiedenti asilo sgombrati da due centri di accoglienza di Tito (clicca qui per leggere l’articolo) il sindaco del centro lucano, Valentina Viola, ha voluto sottolineare che: «Ho chiesto più volte chiarimenti alla Prefettura, anche con delle lettere, in realtà richieste che porto avanti dal 2015. L’unica risposta che ottengo è che si tratta di una situazione di emergenza e al momento non si può far altro che inviare i migranti nei soli Comuni che rispondono all’accoglienza. Dove ci sono strutture gestite da cooperative che partecipando alle manifestazioni di interesse trovano collaborazione dei privati». Centotrenta migranti in un paese in cui gli accordi ne prevedevano 25, martedì infatti l’ultimo tafferuglio, un Carabiniere pestato e un migrante arrestato. Tutto è partito dal trasferimento di altri 20 migranti dal centro di Tito chiuso per carenze igienico sanitarie, malgrado il permesso di ospitalità prima accordato. La popolazione a Chiaromonte è allarmata e il sindaco invoca il rispetto dei patti, ma solo per favorire una accoglienza più adeguata e una maggiore integrazione. «Come sindaco chiedo solo di poter essere ascoltata dalla Prefettura» questa la richiesta del sindaco Viola.