Attualità

LA BUFALA DELLE MATITE NON CANCELLABILI

Tralasciando ogni considerazione di carattere politico abbiamo raccolto il parere di tecnici e persone di scienza sul caso delle matite


Tralasciando ogni considerazione di carattere politico abbiamo raccolto il parere di tecnici e persone di scienza sul caso delle matite “cancellabili” che tanto sta facendo discutere in queste ore di voto. Alcuni personaggi famosi, tra cui Piero Pelu’, infatti, hanno lanciato un allarme che sta creando caos nei seggi italiani, dove molti cittadini stanno facendo verbalizzare ai presidenti che le matite copiative non sono indelebili. Come sostengono autorevoli uomini di scienza “questi personaggi farebbero meglio a fare il loro mestiere piuttosto che esacerbare gli animi, già di loro esacerbati, e fare figuracce da nulla mettendo in piazza la loro crassa ignoranza. Una cosa è cancellare il trattato su un foglio bianco, altra cosa è se lo si fa sulla scheda elettorale”. Gli esperti rendono infatti a precisare che “le matite, in genere, sono dei bastoncini di legno con un’anima di grafite. La grafite è materiale carbonioso fatto da piani aromatici collegati tra loro da deboli interazioni di Van der Waals. Per effetto dello sfregamento su un foglio di carta, i legami di Van der Waals si rompono ed una traccia carboniosa è lasciata sul foglio di carta”. E che “le matite copiative che si usano nei seggi elettorali sono bastoncini di legno in cui l’anima non è fatta solo di grafite, ma contiene anche dei coloranti idrosolubili come, per esempio, violetto di metile, violetto cristallino, fucsina, rodamina, safranina,crisoidina, auramina, verde malachite, blu di metilene, bruno bismark. A seconda dei colori che si desiderano, si utilizzano uno o più dei vari coloranti in miscela. Quando la matita viene sfregata sul foglio di carta, non lascia solo una traccia carboniosa di tipo grafitico, ma anche del colorante. Mentre la traccia carboniosa può essere eliminata per abrasione, il colorante no. Quest’ultimo può essere eliminato solo con l’acqua, ma lascia una macchia indelebile sulla scheda elettorale appositamente studiata per lasciare traccia di una eventuale manomissione. Tra l’altro, anche sotto questo aspetto, la scheda elettorale e’ stampata con le medesime caratteristiche della matita. Cioè se ci si passa la gomma, per abrasione, si cancella anche l’inchiostro della scheda lasciando, anche in questo caso, una traccia indelebile”. Aggiungiamo noi: ma poi ve li vedete agenti dei servizi segreti deviati, da quelli del si o del no, che si mettono a manomettere le schede in un seggio sempre aperto al pubblico, davanti a scrutatori e presidenti?

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