MARATEA, PAMAFI: SOSPETTO INQUINAMENTO AMBIENTALE
Continuano le indagini per chiarire l’origine dell’incendio divampato mercoledì sera nell’area dell’ex Pamafi a Maratea. Secondo indiscrezioni pare che l’area
Continuano le indagini per chiarire l’origine dell’incendio divampato mercoledì sera nell’area dell’ex Pamafi a Maratea. Secondo indiscrezioni pare che l’area fosse sotto indagine per sospetto inquinamento ambientale. Se dovesse essere confermata la notizia potrebbero esserci importanti sviluppi nella vicenda anche alla vista dell’incendio che ha colpito l’area mercoledì sera. Gli inquirenti non escludono nessuna pista anche se dalle prime ricostruzioni si pensa che il rogo sia stato appiccato per ripulire il canneto intorno all’ex vivaio, che poi ha interessato anche quell’area. A causa del forte vento le fiamme hanno lambito i binari della linea ferroviaria, con il conseguente blocco della circolazione dei treni per qualche ora. I Vigili del fuoco hanno presidiato la zona fino a giovedì, perché l’incendio non domato del tutto minacciava le abitazioni vicine. La Pamafi di Maratea è stata una delle aziende vivaiste più grande degli anni ’80, in seguito acquisita dalla Regione per salvaguardare il territorio di Castrocucco e l’attività produttiva della zona. Qualche hanno dopo i terreni e i capannoni sono stati venduti alla Flomar, che si impegnò a estinguere il mutuo preso la cassa contadina. Promessa non mantenuta. Per effetto del contratto stipulato gli amministratori della Flomar, posta in liquidazione coatta nel 2007, avrebbero dovuto restituire gli immobili alla Regione ma tutto ciò non è avvenuto. Nel 2011 i liquidatori hanno chiesto alla Regione senza successola vendita di immobili per saldare la debitoria della cooperativa.