LAURIA: SINDACO SCRIVE AL MINISTERO PER I LAVORI STRADALI A3
«Vogliamo un Tavolo operativo a Lauria per affrontare definitivamente tutte le questioni attinenti ai lavori di ammodernamento dell’A3 nel tratto
«Vogliamo un Tavolo operativo a Lauria per affrontare definitivamente tutte le questioni attinenti ai lavori di ammodernamento dell’A3 nel tratto di Galdo di Lauria». Il sindaco Angelo Lamboglia mette nero su bianco la richiesta di un confronto istituzionale per trovare soluzione ad una problematica molto sentita dal territorio e che si protrae da tempo. E questa volta l’istanza arriva in modo ufficiale, con una lettera inviata al Ministero delle Infrastrutture, dell’Ambiente, all’Anas, alla Presidente della Giunta di Basilicata e all’Ufficio Difesa del Suolo della Regione Basilicata. «Dunque, alla vigilia della mobilitazione sindacale sulle aree di servizio ricadenti nel sito oggetto degli interventi di adeguamento – prosegue Lamboglia – continua la vertenza con questa nuova mossa. A partire dalla prioritaria questione delle aree di servizio, che rappresenta il simbolo di una battaglia affinché un’occasione di sviluppo come la realizzazione del tracciato autostradale si trasformi da opportunità a penalizzazione» il sindaco Lamboglia al tavolo vuole portare tutta una serie di criticità ancora aperte e che necessitano di una risposta risolutoria. «Le problematiche riguardano: lo smaltimento delle acque piovane della Piana di Galdo, la dismissione e rinaturalizzazione del vecchio tracciato autostradale nonché minimizzazione ambientale delle nuove opere impattanti; l’accessibilità ad aree intercluse; la visibilità e la sicurezza all’innesto Lauria Sud-Ex SS19; le opere di compensazione; la verifica puntuale delle reali superfici occupate; la viabilità di servizio complanare al nuovo tracciato; il monitoraggio dei movimenti franosi generati dalla realizzazione dei lavori ed interventi consequenziali; il ripristino dell’originario stato dei luoghi del Fosso “Caffaro”». «Tali problematiche -conclude il sindaco Lamboglia- non sono più procrastinabili e vanno legittimamente affrontate al fine di tutelare un territorio che ad oggi non sembra aver ricevuto e riceve le dovute attenzioni».