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IL DUO V&V PERDE UN ALTRO PEZZO. SAPONARA SI DIMETTE

Il Potenza Calcio perde un altro pezzo dell’apparato societario: il direttore generale Michele Saponara ha rassegnato le dimissioni. In un

Il Potenza Calcio perde un altro pezzo dell’apparato societario: il direttore generale Michele Saponara ha rassegnato le dimissioni. In un momento di forte contestazione della piazza ai due presidenti V&V dopo il direttore sportivo Flammia anche il dg decide di lasciare il duo in balia delle proprie decisioni. Saponara sentito dalla nostra redazione ci ha tenuto subito a precisare: «Io non scappo. Rimarrò sempre un tifoso del Potenza». Insomma, l’ex dg ha voluto zittire immediatamente le voci di corridoio che lo davano in fuga a causa delle divergenze con V&V: «I rapporti con Vertolomo e Vangone sono assolutamente cordiali e non si sono per nulla inaspriti. Continuerò a sentirmi periodicamente con loro non solo per un rapporto personale che si è creato ma anche per sapere come vanno i progetti calcistici». Alla domanda del perché ha deciso di rassegnare le dimissioni Saponara ha spiegato: «Mi ero prefissato di portare a termine due compiti in questa società, creare in primis un collegamento con le istituzioni e poi costruire un collante con la città. Ritengo di aver svolto al meglio il primo, l’esempio lampante è la convenzione per l’utilizzo del Viviani giunta a buon fine tra Comune di Potenza e società. Oltre che il rapporto costruito con il Comune di Picerno dove ci hanno permesso di disputare le prime gare di campionato. Purtroppo ho fallito nel secondo e, alla luce del senso di responsabilità che mi ha sempre contraddistinto, rassegno le mie dimissioni dalla carica di direttore generale e rimetto il mio mandato nelle mani dei presidenti». L’ex dg entra nel merito di cosa lo ha spinto a fare un passo indietro: «Volevo aggregare un gruppo di persone della città che ci aiutassero ma non ci sono riuscito. Un esempio lampante è stato in occasione di Potenza-Vultur quando il presidente dell’associazione “Io Amo il Potenza”, Angelo Triani, mi aveva chiesto di far entrare in campo dei ragazzi con uno striscione che richiamava all’associazione. Triani in quell’occasione si era impegnato con me a sostenere le spese di trasferta per il match di Gravina, come primo e vero segnale di vicinanza da parte della città. Cosa che purtroppo non è avvenuta. Lo stesso Triani si è rimangiato il suo impegno e la sua promessa non mantenuta e per questo ho deciso di rimettere il mio mandato perché non sono riuscito a concretizzare il secondo obiettivo che mi ero prefisso». Saponara inoltre si è lasciato andare anche ad un commento sulla decisione annunciata dalla Curva Ovest, tramite comunicato, di non entrare alla stadio alla luce della contestazione nei confronti dei presidenti Vertolomo e Vangone: «Separare il Potenza dà i suoi tifosi è un crimine orrendo, qualunque siano le motivazioni poste a base di questa protesta. Avrei preferito che i tifosi avessero chiesto ai presidenti di rinunciare all’incasso di domani per destinarlo alle esigenze organizzative della società. Questo vorrebbe dire amare il Potenza».

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