IL PUNTO DI PETRULLO: SI VIVE MALE IN BASILICATA? C’E’ CHI STA PEGGIO
Mai che il Sole 24 Ore porti una buona notizia a noi lucani. Insomma pare che a Potenza si viva
Mai che il Sole 24 Ore porti una buona notizia a noi lucani. Insomma pare che a Potenza si viva peggio ogni anno di più. Giuro, non me ne ero accorto. Sarà che a vivere male ci si abitua, ma addirittura pensavo che fra una striscia blu a 1 euro e 50 e un Sindaco ambidestro la mia situazione fosse migliorata. Che balordo che sono. Probabilmente cosa possa significare vivere in una città nella quale la qualità della vita sia alta, noi non abbiamo proprio idea di cosa possa essere, vivacchiando sempre nella parte bassa della relativa classifica, nonostante royalties, governatori e sindaci illuminati, bellezze naturali e prelibatezze agricole. A Matera stanno addirittura peggio, nonostante turismo e cultura a gogò. Ma consoliamoci, c’è chi sta peggio di noi; penso, per esempio, con un mezzo volo pindarico, che la sinistra del PD viva davvero male di questi tempi. Qualità della vita davvero sotto zero, roba da intervento della Asl per la verifica delle minime condizioni di salute. Pensateci. La sinistra del PD, con Bersani in testa, Speranza in mediana, orfana di Cuperlo, ma con il valore aggiunto saltuario di D’Alema, da tempo briga contro Renzi. “E non siamo più fra la gente, ci siamo isolati, non siamo più di sinistra, dobbiamo farci carico dei problemi reali”, vanno da tempo scandendo a più voci. La politica di Renzi non li soddisfa, anzi, li vede veri e propri contraddittori. E approfittano di ogni occasione per testimoniarlo, salvo garantire i voti ai vari governi. Col referendum pensavano di aver ottenuto un vero e proprio KO, ma la loro gioia si è spenta in un nano secondo. Renzi, infatti, continua a dettare legge, ha imposto i suoi fidi a Gentiloni e tira dritto come se non esistessero. Neanche uno strapuntino ai bersaniani, costringendo Roberto Speranza a chiedere ufficialmente se ai sostenitori del no all’interno del PD davvero non tocchi nulla, incredulo davanti alle novità dell’ultima ora. E invece niente di niente. Il bello è che dovranno votare la fiducia a Gentiloni per dovere di partito; sarebbe comico che si ponessero contro il governo del loro partito. Ma è comico anche che debbano votargli la fiducia sapendo di essersi isolati ormai in maniera quasi irreversibile: tenuti a votare sapendo di aver perso la guerra, nonostante la brillante vittoria di domenica l’altra. Sono in un vicolo cieco. Un partito nuovo sanno che sarebbe un suicidio consapevole e Renzi un partito suo perché mai deve farselo se fa quello che vuole, nonostante la bocciatura sonora, e col consenso anche degli avversari interni?Bersani però tuona: sì alla fiducia, ma per i provvedimenti dovrete convincerci. Che dire se non che fa tenerezza. Finora si sono convinti anche a votare la legge elettorale, ed è quanto dire, figuriamoci se non troveranno un modo per convincersi di tutto e il suo contrario. E quindi, tornando a bomba, c’è chi ha un ambiente ancora meno vivibile dei lucani. Ci può consolare? Ne dubito, ma come suol dirsi, mal comune …..