“TERRE DI ARISTEO”: TURISMO RURALE PER ECONOMIA ALTO BRADANO
Si è svolto a Melfi un incontro informativo sulle opportunità per le piccole e medie imprese innescate dal Distretto di
Si è svolto a Melfi un incontro informativo sulle opportunità per le piccole e medie imprese innescate dal Distretto di Turismo Rurale “Terre di Aristeo” per iniziativa della Confesercenti che, insieme a Confartigianato e Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, è tra i soggetti proponenti privati che hanno condiviso la proposta progettuale di Saverio Lamiranda, attuale amministratore delegato dell’Associazione Distretto di Turismo rurale, con capo-fila l’Unione dei Comuni dell’Alto Bradano. Un progetto riconosciuto dal Ministero ai Beni Culturali volto alla realizzazione di un grande attrattore turistico con valenza strategica per lo sviluppo economico e sociale dell’area nord della Basilicata. “Terre di Aristeo” vuole diventare il secondo se non il primo distretto turistico in Italia. Comprende 17 Comuni del Vulture alto Bradano e l’Unione dei Comuni dell’Alto Bradano e si pone l’obiettivo di rendere turisticamente attrattiva tutta l’area dei Comuni interessati. «Migliaia di imprese del comparto dell’artigianato, del commercio e dell’agricoltura – hanno dichiarato i dirigenti di Confesercenti Prospero Cassino e Antonio Vitucci – potranno migliorare l’efficienza nell’organizzazione e nella produzione di servizi per la realizzazione di questo distretto turistico rurale qualificato. Il turismo rurale basato sulle identità storico – ambientali locali e le produzioni tipiche artigianali e agricole rappresenta uno strumento di crescita e sviluppo locale specie per le piccole e medie imprese in quanto coinvolge direttamente gli attori sociali del territorio. Per l’Alto Bradano diventa l’opportunità che aspettavamo per dimostrare che il turismo è una ricchezza che vale più della Fca di Melfi. L’adesione dei 17 Comuni del Vulture-Alto Bradano ha disegnato i confini amministrativi e territoriali del Distretto, ma l’aspetto rilevante dell’iniziativa è la volontà di creare un prodotto turistico, connotato dagli elementi dell’identità del territorio e dalla qualità, in grado di collocarsi con autorevolezza sul mercato turistico nazionale e internazionale». «Questo progetto – proseguono i dirigenti di Confesercenti – manifesta una cooperazione verticale tra Ministero, Regione e comunità locali. È di grande interesse per la regione intera, è un laboratorio di sperimentazione che deve essere di esempio per altre iniziative. Bisogna promuovere le politiche di sviluppo locale in favore della cultura, guardare alle politiche di coesione territoriale e welfare usando il traino degli interventi in campo turistico, individuare strategie dedicate alle aree interne delle comunità. Sarà anche l’occasione per definire in maniera organica, un progetto di infrastrutture del territorio interessato dalla banda ultra larga alla viabilità con in primis l’asse trasversale a Terre di Aristeo tra la 96 bis e la Bradanica». Per Cassino e Vitucci puntare «sul turismo è giusto innanzitutto perché un’economia è più forte se riesce a diversificare le proprie attività, in secondo luogo per le occasioni connesse agli investimenti nel settore turistico, che non portano solamente benefici economici immediati: promuovere e aprire un territorio, infatti, significa anche garantirsi benefici di più lunga durata, che possano permettere di rafforzare la capacità di attrarre investimenti e conoscenze».