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All’Acta come al Comune di #Potenza

Spunta un altro affidamento diretto a uno dei tecnici coinvolti nell’inchiesta Eipli. Questa vol- ta non è del Comune, come

Spunta un altro affidamento diretto a uno dei tecnici coinvolti nell’inchiesta Eipli. Questa vol- ta non è del Comune, come era successo per l’ingegnere Cerverizzo, ma di una sua controllata: l’Acta. Il beneficiario del mandato è Gianfranco Albergo, anch’egli ingegnere. L’atto d’incarico, di cui il Roma è venuto in possesso in esclusiva, è a firma di Roberto Spera, presidente dell’azienda che si occupa di rifiuti in città, nomi- nato dal sindaco De Luca. Il 18 novembre scorso, Spera affida l’incari- co ad Albergo per la “direzione dei lavori di costruzione di una struttura metallica telonata e delle opere di fondazione nella sede dell’Acta”. La struttura, che doveva essere realizza- ta con urgenza, sarebbe stata destina- ta “quale protezione dell’area desti- nata all’autolavaggio dei mezzi aziendali” dell’Acta. Qual’era l’ur- genza? L’imminente Natale. La consegna dei lavori, infatti, si legge nella lettera d’incarico, doveva avveni- re tassativamente entro il “25 dicembre”.
Detto dell’urgenza, nell’incarico si da atto di accettare “le condizioni di for- nitura della prestazione” così come Albergo le aveva “riepilogate nel preventivo”. Insomma, l’incarico dell’Acta viene dato sulla base delle richieste dell’ingegner Albergo. Nella nota non si dà atto però di nessun termine comparativo con altri preventivi o elenchi di professionisti dal quale il nome di Albergo sarebbe stato scelto.
Albergo, lo ricordiamo, è stato tratto in arresto e poi rimesso in libertà, rimanendo indagato a piede libero, la scorsa settimana nell’ambito dell’in- chiesta sulle mazzette all’Eipli. In carcere finirono Giuliano Cerverizzo, dirigente dell’Ente irrigazione Puglia Lucania e Irpinia, e Gaetano Di Noia, di Spinazzola, ex capo di gabinetto dell’ente. Ai domiciliari, invece, il fratello di Cerverizzo, Fabrizio, coin- volto anche negli appalti al Comune di Potenza su Stadio e Campo scuola, Gerardo Palazzo, Fabio Guarino, Giuseppe Chiodetti, Graziano Cosentino, Antonio Bisceglia, Antonio Albano e proprio Gianfranco Albergo. Per loro l’accusa, a vario titolo, è quella di aver fatto parte di un’associazione per delinquere finalizzata, tra l’altro, alle turbative d’asta e d’ingerenze nei lavori pubblici. Dalle intercettazioni della Procura di Potenza emergereb- be come l’ingener Albergo fosse una delle menti della cricca. Scrivono gli inquirenti sul ruolo del tecnico: «Si evince quella che possiamo eufemi- sticamente definire una collaborazione dell’Albergo nella predisposizione del bando di gara» . In sostanza, Albergo, non solo era in accordo con i suoi sodali, ma, secondo gli inquirenti, era lui stesso a mettere mani ai disciplinari della gare a cui poi partecipava.

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