ASSOLTO DOPO 20 ANNI DI CARCERE
POTENZA. E’ stato liberato dopo 20 anni di carcere, quasi tutta la pena (fu condannato a 24 anni di reclusione),
POTENZA. E’ stato liberato dopo 20 anni di carcere, quasi tutta la pena (fu condannato a 24 anni di reclusione), per l’assassinio di un amico a Taran- to, per questioni legate alla droga. Ma Angelo Massaro era innocente. Il suo caso è stato riaperto nonostante la Corte di Appello di Potenza avesse ne- gato la revisione del processo, poi concessa dalla Cassazione. Uno scambio di consonanti du- rante un’intercettazione telefo- nica gli ha rovinato la vita de- stinandolo ad anni di carcere con l’accusa di omicidio: la condanna definitiva decise per 24 anni di reclusione. Poi la re- visione del processo, con la Corte di Cassazione che invia gli atti alla Corte d’appello di Catanzaro, perchè quella di Po- tenza, competente sui ricorsi relativi a Taranto, aveva re- spinto l’istanza di remissione, infine l’assoluzione per non aver commesso il fatto da par- te degli stessi giudici di Ca- tanzaro. E’ la storia di Angelo Massaro, 55enne di Fragagna- no (Taranto), assolto dall’ac- cusa di aver ucciso Lorenzo Fersurella (morto il 22 ottobre del 1995). La storia di Massaro si intrec- cia con la Basilicata non solo perchè il Tribunale potentino aveva respinto l’istanza di re- missione ma anche perchè l’uomo è stato detenuto dal 2008 al 2013 nella casa cir- condariale di Melfi. Una vi- cenda che ha dell’assurdo, se si considera che nel periodo di reclusione lucano il magistra- to di sorveglianza di Potenza ha negato peraltro i permessi di visita alla famiglia Massaro. Per anni da quelle celle del- la cità federiciana Massaro ha scritto lettere di sensibilizza- zione al blog “urladalsilenzio”, al ministero della Giustizia, al dipartimento dell’amministra- zione penitenziaria, all’asso- ciazione “Antigone” e all’as- sociazione “Bambini senza sbarre”. Ma il nulla. Per anni nessun permesso pre- mio per poter far visita alla moglie e i due figli. Anche Ri- ta Bernardini ex segretaria dei Radicali Italiani ha presentato diverse interrogazioni al Mini- stero della giustizia per Mas- saro. Conosciuto durante le vi- site nelle carceri melfitane si è interessata del caso soprattut- to per far difendere il sostegno e il trattamento del detenuto per richiedere relazioni stabili e assidue tra quest’ultimo, i propri familiari e i servizi ter- ritoriali della regione di resi- denza. Cosa che veniva pun- tualmente negata a Massaro. Infatti negli ulitimi anni ha scontato la pena nel carcere di Catanzaro. La storia. L’uomo fu condan- nato a 24 anni di reclusione sulla base di una intercettazio- ne telefonica e di una dichia- razione di un collaboratore di giustizia che sostenne di aver saputo da altre persone del coinvolgimento del Massaro nel delitto. In particolare sa- rebbe stata fraintesa una inter- cettazione nel corso della qua- le in dialetto l’uomo avrebbe in qualche modo fatto riferimento all’omicidio. Nel processo, invece, e’ stato provato che Massaro si trovava in una localita’ diversa da quella dalla quale scomparve Fersurella (Manduria e non Fragagnano), portando a so- stegno della tesi dell’innocen- za di Massaro anche testimonianze e intercettazioni relative ad un altro procedimento giudiziario. Massaro è tornato in libertà e ora il suo avvocato, Salvatore Maggio, valuterà la possibilita’ di ricorrere con un risarcimento danni al ministero di Grazia e Giustizia per in- giusta detenzione.