IDV: «REAGIRE A RAPINE COMMERCIANTI»
In piazza, ieri, a Potenza l’Italia dei Valori ha svolto una manifestazione per far conoscere ai cittadini l’iniziativa finalizzata a sollecitare
In piazza, ieri, a Potenza l’Italia dei Valori ha svolto una manifestazione per far conoscere ai cittadini l’iniziativa finalizzata a sollecitare il mondo politico e istituzionale a calendarizzare in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare riguardante la modifica delle norme disciplinanti la violazione di domicilio e la legittima difesa. Oggi, Angelo Rosella, segretario lucano di Italia dei Valori, alla luce dei recenti fatti di cronaca nazionale è tornato sull’argomento. «Quanto è accaduto a Budrio – ha sostenuto Rosella -, nel Bolognese, dove un barista che ha tentato di reagire al rapinatore è stato ucciso, è di un’efferatezza e una gravità inaudite. Bisogna reagire immediatamente e senza tentennamenti a quello che è accaduto e respingere a testa alta questa violenza». «Proprio per garantire più sicurezza ai cittadini – ha proseguito Rosella – abbiamo pensato alla proposta di legge di iniziativa popolare riguardante la modifica delle norme disciplinanti la violazione di domicilio e la legittima difesa che ha raccolto 2 milioni 300 firme in tutto il Paese e circa 5mila in Basilicata. Dopo la maxi inchiesta della Dda sulle slot machine, non è possibile più alcuna sottovalutazione dei fenomeni di criminalità nella nostra regione, assediata dalla ndrangheta calabrese, dalla camorra napoletana e dalla Sacra corona unita pugliese in traffici illeciti di ogni natura. L’effetto a cascata è l’incremento della cosiddetta microcriminalità che è fatta di furti in abitazioni e negozi, rapine, aggressioni». «Tre sono – ha spiegato il segretario – i punti fondamentali di questa legge: chi entra dentro casa non può chiedere nessun risarcimento; la violazione non è mai singola ma legata ad un altro reato, furto o minaccia, le pene quindi, vengono raddoppiate; l’eliminazione dell’eccesso di legittima difesa». All’iniziativa di Potenza ha partecipato anche Incoronata Lucia di Terziario Donna Confcommercio: «Come associazione di categoria da anni facciamo battaglie e iniziative sui temi diversi della legalità e quindi ho sostenuto convinta, tra i firmatari che hanno depositato la proposta di legge, gli obiettivi riconducibili all’esigenza dell’inviolabilità del domicilio». La dirigente di Confcommercio ha citato «il caso di un gioielliere nel Milanese che uccise sparando alcuni colpi pistola un rapinatore albanese entrato nella sua casa insieme a due complici. Solo da qualche giorno, a distanza di anni, il gip di Milano, come richiesto dal pm, ha archiviato l’inchiesta a suo carico accertando che fu legittima difesa. Ma il gioielliere – ha concluso Incoronata Lucia – ha dovuto subire anni di indagini, ha dovuto difendersi e sostenere spese legali oltre a danni psicologici».