Dalla Confermazione alla Conferma : c’è tanto marcio nella Chiesa Cattolica nel Vulture Melfese e non solo.
Dalla Confermazione alla Conferma : c’è tanto marcio nella Chiesa Cattolica nel Vulture Melfese e non solo. È cara la
Dalla Confermazione alla Conferma : c’è tanto marcio nella Chiesa Cattolica nel Vulture Melfese e non solo.
È cara la Santa Cresima della Chiesa Cattolica nella Cattedrale di Rapolla.
La confermazione, nota più comunemente come cresima, è un sacramento della Chiesa cattolica e ortodossa che esprime la discesa dello Spirito Santo sui credenti tramite l’imposizione delle mani da parte degli apostoli e dai loro successori, i vescovi.
Il termine «confermazione» proviene dal latino confirmare che significa rendere stabile, rafforzare. Ne deriva che la cresima, come afferma il catechismo della Chiesa cattolica, apporta una crescita e un approfondimento della grazia battesimale. E afferma anche: “Dal momento che Battesimo, Confermazione ed Eucaristia costituiscono un tutto unitario, ne deriva che «i fedeli sono obbligati a ricevere tempestivamente questo sacramento»; senza la Confermazione e l’Eucaristia, infatti, il sacramento del Battesimo è certamente valido ed efficace, ma l’iniziazione cristiana rimane incompiuta.”(CCC 1306)
Inoltre il sacramento della confermazione non va inteso nel senso di dare una conferma da adulti al battesimo ricevuto da bambini, come lo stesso catechismo ricorda: “Se talvolta si parla della Confermazione come del «sacramento della maturità cristiana», non si deve tuttavia confondere l’età adulta della fede con l’età adulta della crescita naturale, e neppure dimenticare che la grazia del Battesimo è una grazia di elezione gratuita e immeritata, che non ha bisogno di una «ratifica» per diventare effettiva. Lo ricorda san Tommaso: « L’età fisica non condiziona l’anima. Quindi anche nell’età della puerizia l’uomo può ottenere la perfezione dell’età spirituale di cui la Sapienza (4,8) dice: “Vecchiaia veneranda non è la longevità, né si calcola dal numero degli anni”. È per questo che molti, nell’età della fanciullezza, avendo ricevuto la forza dello Spirito Santo, hanno combattuto generosamente per Cristo fino al sangue »”.(CCC 1308)
Tuttavia questo sacramento veniva e viene tuttora eseguito subito dopo il battesimo agli adulti, e viene conferito come confermazione a chi fu battezzato da bambino, è naturale che il termine “confermazione” va anche ad intendere “rafforzamento“.
Il parroco di Rapolla Don VINCENZO MOSSUCCA ha preteso 50 € a famiglia di cresimando minacciando di non fargli ricevere il sacramento nella giornata odierna.
Non contento a termine della cerimonia religiosa, ha effettuato un vero e proprio show anche mediatico, con riprese video di unici fotoreporter accreditati, altro business legalizzato da Don VINCENZO.
PraticaMENTE a nulla servono i ripetuti messaggi di Papa Francesco, difronte a spregevoli comportamenti di preti di periferia che si comportano da Gesù Cristo in terra, con arroganza e presunzione.
Squallido attacco, diretto ed indiretto, quello rivolto da Don Vincenzo nei confronti dell’attuale Vescovo di Melfi S.E. Mons. Gianfranco Todisco, infatti il Vescovo nonostante le dimissioni, è in carica fino all’ultimo giorno di giugno, prima della partenza per la sua missione in Onduras.
ERA AUSPICABILE e PREVEDIBILE la FERMA DURA REAZIONE di Mons. Gianfranco Todisco nei confronti del parroco Don VINCENZO MOSSUCCA
Aggiornamenti del 28 MAGGIO 2017
Don Vincenzo Mossucca, parroco di Rapolla è stato sospeso dal servizio e per un anno non potrà più né celebrare messa né confessare.
La notizia è arrivata ieri ed all’interno dell’atto di revoca firmato dal vescovo Gianfranco Todisco, della diocesi Melfi, Rapolla, Venosa sono riportate le motivazioni del provvedimento:
“In base alle notizie ed alle prove debitamente raccolte (ex can 50) nonché per conoscenza personale da parte del Vescovo, in data 21 Maggio 2017, nel corso della celebrazione della Santa Messa con il conferimento della Cresima a un gruppo di suoi parrocchiani, ha tenuto una condotta gravemente scorretta nei confronti dei fedeli e ingiuriosa nei riguardi del Vescovo, profittando della conclusione della liturgia per esternazioni gravi e fortemente inopportune, delle quali è giunta notizia anche alla stampa locale”.
Alla luce di queste motivazioni, si legge nella revoca che fino al 27 Maggio 2018, Don Vincenzo Mossucca, non potrà:
celebrare in pubblico sacramenti;
celebrare la Santa Messa;
ascoltare le confessioni;
predicare in chiese e oratori o in occasione di riunioni di fedeli.
Il Vescovo Todisco ha nominato il sacerdote Mauro Gallo come sostituto di Don Vincenzo.
Questa mattina ci sarà una protesta davanti alla cattedrale di Rapolla da parte dei fedeli che non accettano questa decisione.
Domenico Leccese