PITTELLA SI CANDIDA AL PARLAMENTO O RESTA IN REGIONE?
di SALVATORE SANTORO «Vi devo fare una comunicazione…». Così ieri mattina durante la riunione delle forze di maggioranza che lo
di SALVATORE SANTORO
«Vi devo fare una comunicazione…». Così ieri mattina durante la riunione delle forze di maggioranza che lo sostengono in Regione, il presidente Marcello Pittella ha introdotto il tema politico e immancabilmente elettorale. Questo è avvenuto nel corso di un vertice che in realtà era stato convocato per questioni di carattere economico legate alla Finanziaria regionale. Riunione che si è svolta nel palazzo della Giunta a via Verrastro a Potenza.
A qualche consigliere per un attimo è venuto il dubbio che stesse per accadere qualcosa di sorprendente. In realtà subito dopo, appena il governatore ha iniziato a parlare gli animi si sono rasserenati. Di fatto Marcello Pittella ha comunicato, in una logica di collegialità e quindi di condivisione con le forze politiche di centrosinistra (centro) la necessità di mantenere ancora la barra a dritta in Consiglio regionale per un mesetto preservando gli equilibri attuali.
Praticamente il governatore ha spiegato di non aver assolutamente deciso cosa fare in vista delle prossime elezioni politiche che in tutta probabilità verranno anticipate alla fine di settembre o al massimo entro la metà di ottobre prossimi.
Marcello Pittella, senza troppi giri di parole ha chiesto di mantenere gli assetti attuali sia per quanto riguarda l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale (già virtualmente in termine di prorogatio da oltre un mese) e sia per un eventuale rimpasto di Giunta.
Il punto politico è che il presidente della Regione non ha certezze di quanto potrà accadere da qui alle prossime settimane. Tanto più che è molto confuso il quadro riguardante la legge elettorale con cui si andrebbe a votare in autunno per il rinnovo del Parlamento. Una incognita non da poco visto che la divisione tra collegi, la vicenda dei capilista e degli equilibri poi interni al Pd non consentono oggi di avere una idea precisa.
In ogni caso Pittella ha esordito spiegando la propria necessità di allargare le proprie valutazioni con i consiglieri della maggioranza in virtù della tante voci che quotidianamente si susseguono proprio sul futuro della legislatura regionale in corso.
Del resto lo stesso presidente della Regione ha anche anticipato che nel corso dei prossimi giorni avrà incontri romani con i vertici nazionale del Partito democratico per capire quali prospettive si aprono realisticamente.
In definitiva comunque questa situazione di incertezza rischia di protrarsi fino ai primi giorni di luglio dovendo le due Camere approvare la legge elettorale il 7.
In ogni caso è la verità: Pittella ancora non ha deciso e non potrà a farlo a stretto giro ma ha la doppia necessità di mantenere la situazione in stallo ma allo stesso tempo di non far salire la “febbre” elettorale. Tanto più che in una maniera o nell’altra: che si candidi in Parlamento o che lasci per ricandidarsi tra un anno e mezzo di nuovo alla Regione la necessità primaria resta quella di mantenere il Pd e l’intera maggioranza in una situazione non di lotta tutti controc tutti.
In questa logica, sempre ieri, sono stati prorogati i termini per le nuove nomine dei sette direttori generali dei dipartimenti regionali. Una proroga di tre mesi che va nella direzione di mantenere lo status quo e prendere tempo in attesa di maggiori certezze.
Insomma fino al prossimo 7 luglio a via Verrastro non accadrà nulla di significativo da un punto di vista politico. Certo questa situazione di incertezza rischia di congelare l’attività amministrativa perchè le distrazioni ci sono. E sono tante.