Nel PD lucano oltre al Segretario Regionale cosa manca ?
Che non tirasse una buona aria nel Partito Democratico lucano si sapeva già, ne discuto con Giuseppe Larotonda della Direzione
Che non tirasse una buona aria nel Partito Democratico lucano si sapeva già, ne discuto con Giuseppe Larotonda della Direzione Provinciale del PD.
Nel PD lucano oltre al Segretario Regionale cosa manca ?
Da tempo la Basilicata non ha un segretario regionale, una guida, un punto di riferimento.
Cosa si è evidenziato nelle recenti elezioni amministrative?
Le recenti elezioni amministrative hanno evidenziato l’assenza del simbolo del partito PD, sostituito con una serie di liste civiche, in quasi tutti i Comuni coinvolti nella tornata elettorale.
In tutti i Comuni della Basilicata coinvolti ?
Anche con note persone di rilievo del Partito e di alto profilo renziano.
In tutti i comuni lucani tranne uno: Rapolla.
Il neosindaco Biagio Cristofaro si è infatti candidato sostenuto sia dal PD che dal Partito Socialista.
Quali criticità sono emerse a Rapolla prima e dopo le amministrative 2017?
Ed è proprio a Rapolla che una serie di problemi stanno portando dei malumori nel partito e non solo.
Il sottoscritto, componente della direzione provinciale del PD, nonché molto attivo nella politica locale, ha denunciato un fatto assai grave:
“Ieri mi è giunta una richiesta di espulsione dal Partito Democratico.
A finire nel mirino anche Francesco Fensore, Gabriele Cristofaro, Massimo Latocca (nella foto)
Quali le motivazioni?
La motivazione, secondo il segretario di Rapolla Gianluca Scarpaleggia che ha indirizzato la richiesta alla Commissione Nazionale Garanzia, a Lorenzo Guerini e agli Organi regionali, sarebbe da ricercare dalla violazione del codice etico e dei principi fondanti del PD.
Ma perché il PD alle ultime elezioni non era presente in nessun comune, ad eccezione di Rapolla?
Perché non c’è un segretario regionale, il Partito è allo sbando, senza una guida.
Quali i motivi di opposizione alla Vs richiesta di espulsione?
La richiesta di espulsione è ridicola, inoltre ha un fondamento sul piano personale e non politico.
Altri casi analoghi si sono già manifestati nell’area vulture melfese?
Ci sono stati vari casi nei mesi scorsi che hanno riguardato più da vicino la violazione del codice etico.
Qual è stata la conseguenza?
Nessuna. Nessuno si è mosso. L’elenco dei comuni è lunghissima , perché negli ultimi anni alle singole competizioni elettorali hanno visto confrontarsi PD contro PD . Dove chi perdeva addirittura si ritrova a ricoprire incarichi istituzionali rappresentativi del Partito Democratico .
Perché ritiene che sia solo un attacco diretto alla sua persona?
Il sottoscritto un anno fa è stato sfiduciato con una raccolta firme anomala con tanto di motivazione FALDA tentando di farmi fuori dal circolo PD di Rapolla e adesso, all’indomani delle elezioni , mi arriva addirittura la richiesta di espulsione, con tanto di allegati FOTOGRAFICI DEI MIEI STATI DI FACEBOOK. È chiaro che è un attacco personale , cosa mi aspetta ora qualche azione di natura diversa dalla POLITICA ?
Giuseppe Larotonda, su quali basi, non si capisce, vuole essere più preciso?
Forse a Rapolla non si può avere un pensiero diverso da qualcuno?
E il partito lascia spazio a questo modo barbaro di fare politica?
Sig. Larotonda, a domanda non può rispondermi con altre domande, l’intervista scomoda la conduco io e non lei, pertanto chiarisca meglio, e mi risponda.
Se proprio bisogna fare piazza pulita il primo ad andarsene è proprio il segretario Scarpaleggia che alle elezioni comunali ha preso 31 voti!
Come pensa di essere rappresentativo di un partito classificandosi ultimo il lista avendo preso il minor numero di voti?
Non contribuisce a fare chiarezza sul caso, se continua a porre domande senza fornire risposte.
Ben vengano le sollecitazioni a Roma.
Anzi, io invito la direzione centrale ad intervenire una volta per tutte, perché la situazione che si è venuta a creare a Rapolla è specchio di una situazione regionale completamente alla deriva.
Preso atto che non vuole rispondere, mi dica almeno cosa richiede
Basta con i personalismi, basta con i dispetti e le guerre intestine: il nostro è un partito fondato sulla democrazia, l’ascolto, il confronto. Non c’è spazio per l’arroganza e la superbia.
Prendo atto, rispetto, ma non condivido, il suo stato d’animo offeso ed alterato, mi aiuti a comprendere ed a fornire ai nostri lettori, elementi utili, per inquadrare la situazione politica.
Roma deve intervenire URGENTEMENTE adesso e può farlo in due modi: o attraverso la convocazione del Congresso regionale, atteso da troppo tempo, o con il commissariamento.
Adesso sta trasferendo il SUO caso provinciale, in un caso regionale e/o nazionale?
Perché snaturare così il partito e utilizzare la politica per attacchi a singole persone è vile e senza ritegno.
Preso atto che è ancora “incazzato” proseguiamo l’intervista in epoche successive, oppure risponde con RIScontri alle domande, decida lei.
Domenico Leccese