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Finalmente in Basilicata a Maratea riapre Villa Nitti.

Nella Perla del Mediterraneo, a Maratea riapre Villa Nitti. Domattina 23 giugno 2017 alle ore 09.00 ad Acquafredda, in occasione della

Nella Perla del Mediterraneo, a Maratea riapre Villa Nitti.

Domattina 23 giugno 2017 alle ore 09.00 ad Acquafredda, in occasione della riunione del Comitato di Sorveglianza del Programma Operativo FESR 2014/2020, si terrà la cerimonia di inaugurazione della prestigiosa Villa Nitti.

Finalmente, dopo 10 anni di attesa, la Regione Basilicata riapre ufficialmente i battenti del complesso monumentale dallo straordinario interesse storico e simbolico.

 

Il Presidente della Giunta Regionale Marcello Pittella, annuncia l’apertura della Villa che fu la dimora dello statistica lucano Francesco Saverio Nitti e dichiara: “Restituiamo alla comunità un luogo d’eccellenza che diventerà punto di riferimento della produzione culturale lucana e meridionale”.

 

 

 

 

Il Sindaco Cipolla: “Noi, cittadini di Maratea, ne siamo particolarmente felici perché Villa Nitti è da sempre un elemento inscindibile del nostro rigoglioso e suggestivo paesaggio. Considerato che, l’incontaminata bellezza del sito, costituì l’ambiente privilegiato in cui maturarono le idee nittiane di ricostruzione europea, non disgiunta dal perseguimento della pace e della prosperità.”

Il progetto di completamento ed adeguamento funzionale di Villa Nitti e dell’area adiacente, è stato finalizzato, in via prioritaria, al recupero della villa, quale sede di rappresentanza per la celebrazione di eventi di particolare rilievo e svolgimento di attività culturali, ed al recupero paesistico dell’area antistante.
“La problematica del recupero e della valorizzazione complessiva di Villa Nitti e delle sue adiacenze – dice il POresidente della Regione ,Pittella – è stata affrontata, negli ultimi trent’anni, in maniera disorganica tanto da individuare il complesso quale oggetto di studio per sviluppare modelli di recupero funzionale, per analizzare possibili e corrette metodologie d’intervento, nonché per formulare ipotesi di fruizione e gestione compatibili, applicate ad un bene culturale, di proprietà pubblica, da considerare per le sue valenze architettoniche e per il contesto territoriale circostante avente rilevante interesse paesaggistico. Oggi restituiamo alla comunità un luogo di eccellenza che diventerà punto di riferimento della produzione culturale lucana e meridionale”.
L’immobile fu acquistato dal noto statista Francesco Saverio Nitti, nel 1920. Recenti studi hanno documentato la preesistenza sul sito di un’antica torre circolare, probabilmente appartenente al sistema di avvistamento costiero di età angioina, inglobata nelle costruzioni realizzate in epoca successiva sulla punta di San Pietro. L’analisi della tessitura muraria, la forma e il considerevole spessore del muro perimetrale hanno rafforzato l’ipotesi, tramandata da fonti orali, che identifica la torre con l’ambiente a forma circolare inglobato nella parte più antica della villa:
Francesco Saverio Nitti, alla ricerca di un luogo tranquillo e salubre, decise di acquistare la proprietà Passeri per favorire la convalescenza del figlio, ferito durante la prima guerra mondiale. Tra il 1920 e il 1921 Nitti ampliò la residenza facendo realizzare, in aderenza al villino originario un nuovo corpo di fabbrica su progetto dell’architetto veneziano Vincenzo Rinaldo; un bozzetto a colori raffigura il prospetto della villa, vista dal mare, nell’interpretazione complessiva del progetto di ampliamento. L’immobile conserva integra la compagine architettonica del progetto originario, fatta eccezione per la copertura a tetto del corpo di fabbrica più antico che, allo stato attuale, è realizzata a terrazza.
Nel 2005 la Regione Basilicata affidò l’attuazione dell’intervento sia in fase progettuale che di realizzazione alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata attraverso un primo finanziamento di 2 milioni di euro derivante dall’addendum dell’Accordo di programma quadro sottoscritto tra la Regione e il Mibac.
L’intervento è iniziato con una prima fase riguardante il completamento del restauro della villa con recupero degli ambienti interni e la copertura della cavea antistante; quest’ultima con struttura in calcestruzzo armato. Nella villa sono stati quindi realizzati gli impianti, pavimentazioni ed intonaci nonché tutte le opere di finitura necessarie per il riuso degli ambienti.
Al piano inferiore si è provveduto a sistemare, nell’ambiente originariamente adibito a tale scopo, la biblioteca, aule didattiche e gli uffici di gestione.
Nel secondo lotto la Regione Basilicata ha destinato un ulteriore investimento di un milione e 600 mila euro destinato alla realizzazione di lavori di manutenzione straordinaria delle facciate esterne della villa e degli spazi e percorsi a questa strettamente connessi. I lavori appaltati comprendono anche interventi di consolidamento e restauro delle pertinenze presenti nel parco.
E’ stato inoltre realizzato, lato mare, un percorso pedonale, con aree di sosta panoramiche, che dall’ingresso al parco sulla strada statale conduce alla villa.

Riapre Villa Nitti…patrimonio inestimabile di una regione che prova ogni giorno a mettere insieme cultura e paesaggi straordinari.

Con un filo d’emozione abbiamo riconsegnato Villa Nitti alla comunità di Maratea e a quella lucana, dopo aver completato i lavori di adeguamento con un finanziamento significativo.

La Villa è memoria, storia, cultura ma soprattutto visione e prospettiva. Luogo simbolo della cultura del Mediterraneo, lavoreremo perché sia polo di fermento e di produzione culturale, seguendo la lezione del grande statista lucano di cui porta il nome.

Domenico Leccese

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