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“Scommettiamo sulla prevenzione. Gioco d’Azzardo Patologico: i ragazzi e le nuove dipendenze”

“Scommettiamo sulla prevenzione. Gioco d’Azzardo Patologico: i ragazzi e le nuove dipendenze” Di Domenico Leccese          

“Scommettiamo sulla prevenzione. Gioco d’Azzardo Patologico:
i ragazzi e le nuove dipendenze”
Di Domenico Leccese

 

 

 

 

 

Promuovere un confronto sul tema del Gioco d’Azzardo Patologico ed avviare un percorso di sensibilizzazione, formazione e informazione su un fenomeno che sta assumendo negli ultimi anni, anche in Basilicata, implicazioni importanti per la popolazione coinvolta, è questo l’obiettivo del convegno.

“Scommettiamo sulla prevenzione. Gioco d’Azzardo Patologico: i ragazzi e le nuove dipendenze” che si tenuto il 30 Giugno presso la Sala Consiliare della Provincia di Potenza.

Ne discutiamo con Avv. LUISA RUBINO, in quanto ha promosso l’incontro e la tematica, nel suo ruolo di responsabile del settore formazione, dell’associazione genitori italiana di Basilicata A.Ge.

 

 

 

 

 

 

 

Qual è lo scopo dell’iniziativa?
L’iniziativa, promossa dall’Associazione Genitori Italiani Basilicata (A.Ge), vuole affrontare il problema del gioco d’azzardo patologico nei suoi aspetti psicopatologici, sociali e giuridici, proponendo una riflessione orientata allo sviluppo di interventi multidisciplinari.

Ci descrive l’associazione A.Ge.?
L’Associazione Italiana Genitori di Basilicata (A.Ge.) è un’associazione di promozione e solidarietà sociale, di formazione delle persone e di tutela dei diritti dei genitori e dei figli che opera sul territorio lucano dal 1995. E’ basata sulla solidarietà e la partecipazione dei genitori i quali, associandosi, perseguono finalità di carattere sociale, civile, culturale e di ricerca etica e spirituale.

E’ un movimento politico A.Ge?
L’Associazione Italiana Genitori è indipendente da ogni movimento politico e confessionale, nel rispetto dei valori sanciti dalla Costituzione Italiana, dalle Dichiarazioni universali dei Diritti dell’Uomo e del Fanciullo e dell’Etica cristiana.
L’A.Ge. di Basilicata si è resa protagonista di una serie di iniziative a prevenzione del disagio giovanile inteso nell’accezione più ampia e generale del termine: avere proposte alternative che coinvolgano i giovani, invitare i giovani a seguire le proprie passioni e le proprie inclinazioni, ad avvicinarsi sempre di più a dei contesti sani e fattivi come il mondo dello sport, dell’arte, della musica può rappresentare una risposta alle difficoltà che gravano sul mondo giovanile.

Tornando al tema dell’incontro/convegno qual è la situazione a Potenza ed in Basilicata?
Negli ultimi anni si sono sviluppate ed incrementate sempre di più nuove forme di dipendenza e tra queste vi è la dipendenza da gioco d’azzardo o gap, in rapida crescita tra i più giovani.
La sua legalizzazione, la continua differenziazione dei giochi esistenti, la diffusione capillare di luoghi dove giocare e una forte spinta commerciale facilmente percepibile dalle innumerevoli pubblicità che, sempre più, sono presenti sui media, sono i principali fattori che hanno determinato un aumento notevole del numero dei giocatori, con un forte rischio di evoluzione verso una situazione problematica o francamente patologica.

Anche la situazione di criticità economica ha influito sulla crescita del fenomeno?
La situazione socio-economica critica non ha frenato il fenomeno ma, anzi, ha portato ad incrementare l’illusione pericolosa di cambiare la propria vita attraverso una vincita al gioco, lasciando il proprio destino nelle mani della fortuna.

Il primo contatto con il gioco d’azzardo avviene in età giovanile?
I primi contatti con il gioco d’azzardo avvengono sin dalle scuole primarie e l’abitudine a giocare d’azzardo è già ben consolidata in tarda adolescenza, con la conseguenza che prima una persona inizia a giocare tanto più è a rischio di sviluppare un problema di gioco d’azzardo patologico in età adulta.

Della serie un adolescente che si vuole sentire necessariamente adulto?
Nell’adolescenza, il soggetto passa dalla condizione di bambino per assumere quella di adulto e per fare ciò è necessario sperimentare, mettersi in gioco e confrontarsi con il mondo. I ragazzi ricercano nuovi equilibri emotivi e cognitivi con modalità diverse, a volte disfunzionali o pericolose. Tra questi, la dipendenza da gioco è un rischio possibile.

Qual è il grado di preparazione di insegnanti e genitore su questa tematica?
I genitori e gli insegnanti spesso sono impreparati ed hanno difficoltà a riconoscere i primi segnali di rischio, in quanto il giocatore d’azzardo agisce individualmente, senza condividere la proprie esperienze con qualcuno.

Il convegno, moderato dalla giornalista Loredana Costanza, si aprirà alle ore 17,00 con i saluti di S.E. Salvatore Logorio (Arcivescovo Metropolita Diocesi di Potenza – Muro L. – Marsico), Francesco Cassotta (Presidente A.Ge Potenza), Claudia Datena (Dirigente USR Basilicata), Dario De Luca (Sindaco di Potenza), Nicola Valluzzi (Presidente della Provincia di Potenza).
A confrontarsi sull’argomento saranno Maria Pia Di Blasio (Avvocato), Lucia Dema (psicologa – psicoterapeuta), Luisa Rubino (Resp. Ufficio Formazione A.Ge Basilicata), Rosaria D’Anna (Presidente Nazionale Age).
Le conclusioni saranno affidate a Francesco Mollica, Presidente del Consiglio regionale della Basilicata.

 

Incontro : “Scommettiamo sulla Prevenzione” Gioco d’azzardo patologico: i ragazzi e le nuove dipendenze.

INTERVENTO S.E. SALVATORE LIGORIO Arcivescovo Metropolita

30 giugno 2017 c/o Provincia PZ

https://youtu.be/0tRdvzRQxN0

 

 

Convegno – Venerdì 30 giugno – Sala Consiliare della Provincia di Potenza
Scommettiamo sulla prevenzione.Gioco d’azzardo patologico: i ragazzi e le nuove dipendenze.
Intervento dell’Avv. Maria Pia Di Blasio

 

 

 

 

 

 

 

Gioco d’azzardo patologico, i giovani e le nuove dipendenze.
Dalla legislazione in merito, all’importanza della relazione, passando per il giudice Rosario Livatino e don Luigi Giussani

Qualche riflessione su un tema, come quello del gioco d’azzardo patologico e i giovani
Nell’ultimo Congresso Mondiale di Psichiatria Dinamica, svoltosi nell’aprile di quest’anno a Firenze, la comunità scientifica ha annoverato tra le patologie più frequenti e quelle del futuro, la dipendenza. Sono state individuate ben 9 nuove patologie, tra cui il gioco d’azzardo on line, che sta conoscenza una crescita esponenziale inarrestabile

Qualsiasi messaggio si intenda veicolare ai giovani, nei tanti incontri che spesso si organizzano nelle scuole, ai ragazzi, richiede lo sviluppo di una particolare forma mentis, quel minimo di coscienza critica che li metta in condizione di recepire il messaggio a loro destinati.
Un’efficace opera di prevenzione contrasto a tutte quelle problematiche legate alle fragilità e al disagio dei giovani, compreso il gioco d’azzardo, passa attraverso una prodromica fase di educazione al rispetto di quelle regole, anche non giuridiche, minime per una civile convivenza.
Resta ferma la mia convinzione, già ribadita in altre sedi, che una istituzione scolastica, formazione sociale per eccellenza, non può limitarsi a diffondere solo i principi della conoscenza, del sapere, dell’educazione alla libertà d’azione, ma deve spingersi oltre. Deve fare di più. Deve intervenire ed intercettare per prima tutti i segni di malessere che possono manifestarsi nei comportamenti dei giovani. Non può essere tralasciato il contesto ambientale con cui gli studenti sono chiamati ad interagire.
Allora fondamentale è la “relazione”, instaurare una relazione con i giovani: un io che incontra un TU, solo così potremmo essere un NOI.
La relazione e la prossimità sono allora i fondamenti della giustizia: non possiamo davvero capire il linguaggio delle leggi se prima non abbiamo quello dei rapporti umani.
Per questo credo sia importante puntare sulla responsabilità, far capire ad un giovane che il modo più alto di realizzarsi è quello di impegnare la propria libertà per un fine più alto dell’IO.
Attraverso al relazione e la responsabilità, è possibile seguire un processo educativo che possa davvero essere propulsivo per la crescita dell’IO e della persona.
Per questo credo sia importante puntare sulla responsabilità, far capire ad un giovane che il modo più alto di realizzarsi è quello di impegnare la propria libertà per un fine più alto dell’IO. Fargli capire che responsabilità significa vita libera da calcoli e dalle paure. E che i cambiamenti partono anche dalle piccole cose, dall’impegno quotidiano, dal rifiuto delle scorciatoie e delle semplificazioni, dalla coerenza e dalla fedeltà ai propri ideali.
Un insegnamento racchiuso nelle parole di Rosario Levatino, il giovane magistrato ucciso dalla mafia il 21 settembre del 1990: alla fine della vita non ci sarà chiesto se siamo stati credenti ma se siamo stati credibili.
Mi viene in mente una Don Luigi Giussani, educatore per eccellenza e che dei rapporti con i giovani ne aveva fatto una ragione di vita.
Nella soddisfazione delle esigenze dell’io, nella certezza del vero e nell’esperienza di crescita, per dirla con Luigi Giussani: «[…] la consapevolezza di essere valorizzato come persona, come singolarità e nello stesso tempo come solidarietà col cosmo, come partecipazione amorosa al cosmo», diviene «una valorizzazione della propria autenticità personale e della propria funzione nel mondo».

 

Incontro : “Scommettiamo sulla Prevenzione” Gioco d’azzardo patologico: i ragazzi e le nuove dipendenze.

Intervento Avv. Luisa Rubino 30 giugno 2017 c/o Provincia PZ

https://youtu.be/Hf5pQ6Jprww

Incontro : “Scommettiamo sulla Prevenzione” Gioco d’azzardo patologico: i ragazzi e le nuove dipendenze.

Intervento Rosaria D’Anna Presidente Nazionale A.Ge 30 giugno 2017 c/o Provincia PZ

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Intervento Francesco Mollica Presidente Consiglio Regione Basilicata 30 giugno 2017 c/o Provincia PZ

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Domenico Leccese

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