L’ARPA DI VIGGIANO, REGINA AL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI SALUZZO
di Leonardo Pisani L’arpa, si trova scolpita in molti portali di Viggiano, segno di un antico legame tra il paese
di Leonardo Pisani
L’arpa, si trova scolpita in molti portali di Viggiano, segno di un antico legame tra il paese e la musica. Lorenzo Giustiniani (1761 – 1824) docente di critica d’arte all’università di Napoli.autore del monumentale “Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli”, per la cui stesura attraversò tutte le “terre” del regno, studiandone la geografia e la storia.
Giustiniani scrisse: «I Viggianesi sono per lo più sonatori di arpa e taluni avrebbero delle molte abilità a ben riuscire in si fatto istrumento se fossero istruiti nella scienza della musica e loro si presentasse perfetto finanche il suddivisato instrumento». Pietro Paolo Parzanese (1809 – 1852) sottolineò che «I Viggianesi sono gente naturalmente disposta alla musica». Ne è passata acqua anzi musica da quei tempi, gli arpisti di Viggiano andarono per il mondo, dall’Europa alle Americhe.
Ancora oggi una delle aziende leader mondiali nella costruzione di arpe,la Salvi Harps, appartiene ad una storica famiglia di origini viggianesi, da cui sono emerse personalità illustri dello strumento come Victor Salvi, fondatore dell’azienda, e suo fratello Alberto, arpista per 20 anni al Metropolitan di New York e definito da Nicanor Zabaleta come «il più grande arpista di tutti i tempi». I suonatori di strada viggianesi compaiono nel presepe del Museo di San Martino a Napoli.
La tradizione continua ancora con la Scuola dell’Arpa Viggianese, il cui nome è sinonimo di qualità nel mondo di questo nobile strumento. Non a caso il 2 settembre riparte una delle più prestigiose manifestazioni dedicate all’arpa in Italia: il Festival Internazionale “Suoni d’Arpa” di Saluzzo (Cuneo), organizzato dall’Associazione Italiana dell’Arpa e la Salvi Harps, che fino al 7 Settembre ospiterà grandi artisti provenienti da tutto il mondo. E saranno i viggianesi ad aprire il Festival arpistico con la serata “Canti e danze della Tradizione viggianese” incentrato sul repertorio dei “musicanti girovaghi” recentemente registrato nel Cd “Fremer l’arpa ho sentito per via…” per la casa discografica Tactus. L’Ensemble, diretto da Sara Sìmari, si esibirà presso la prestigiosa Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo e sarà composto da Gloria Birardi, Claudia Falcone, Dafne Nardella, Antonella Pecoraro, Caterina Setaro, Francesca Stella, Paola Testa (arpe), Piero Gallina (violino), Magda Muscia (flauto) e Andrea Lombardo (percussioni).
Ma la presenza della tradizione musicale lucana non si limiterà solo al concerto del 2 settembre: altre due occasioni sono volte all’affermazione e promozione di storia e repertorio. Per tutta la durata del Festival, dal 2 al 7 settembre, sarà esposta la mostra fotografica “I Viggianesi. Itinerant Street Musicians and great Harp Virtuosos from Southern Italy. From the artistic Neapolitan Nativities to the Salvi Family” che guiderà i visitatori sul prodigioso cammino che compirono i padri dell’arpa.
Concludiamo con un aneddoto del 1884 quando Giovanni Pascoli, fu nominato commissario d’esame presso il Convitto-Ginnasio ‘Silvio Pellico’, di Viggiano, scrisse in una lettera indirizzata a Giosuè Carducci che «Il paese non è grande, ma nemmeno piccolo; l’aria ottima; pittoreschi i dintorni: le rovine di Grumentum a pochi passi; arpeggiamenti per tutto, che fanno di Viggiano l’Antissa della Lucania.»