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POTENZA, IL RUGGITO ARRIVA SUL GONG: LA FRATTESE VA KO

MUGNANO DI NAPOLI. Tre punti dal sapore d’oro per il Potenza, che continua la sua marcia inarrestabile prima di trovarsi

MUGNANO DI NAPOLI. Tre punti dal sapore d’oro per il Potenza, che continua la sua marcia inarrestabile prima di trovarsi faccia a faccia con l’Audace Cerignola. Una vittoria sofferta e maturata in un finale a dir poco da manicomio. La cornice di pubblico del Vallefuoco è surreale fin dall’inizio: da un lato l’indifferenza dei tifosi frattesi, che disertano da tempo lo stadio di Mugnano come sorta di contestazione contro la società. Dall’altro, invece, il calore dei potentini: sono quasi mille quelli arrivati dalla Basilicata. Bandiere, sciarpe e cori per sostenere l’imbattuta capolista nel sogno Serie C. Il primo tempo è come prevedibile di marca potentina, anche se gli ospiti (che in verità sembrano giocare in casa, per la mole di tifosi arrivata a Mugnano) ingranano con il passare dei minuti. È la Frattese infatti ad andare alla conclusione per prima: ci prova Trofo da fuori, poi Ferrieri di testa. Pericoli effimeri per la porta di Breza. Il Potenza continua nel suo giro palla insistito, ingabbia la Frattese, incapace di ripartire e di trovare i suoi avanti come nei primi minuti. Cresciuta l’intensità, fioccano palle goal e sfortuna. Occhio ai calci piazzati: è quella la chiave. Il primo legno lo centra Bertolo, al 23’. La tribuna coperta del Vallefuoco, interamente colorata di rossoblù, sobbalza e grida al goal: è un’illusione ottica. La scena si ripete pochi minuti dopo, al 35’: è Panico a raccogliere una palla sporca al limite dell’area e a scaraventarla con il mancino verso la porta: palo. L’unico spunto su azione porta la firma di un effervescente Guaita, che punta e salta Odierna, lascia partire il traversone rasoterra senza però trovare compagni. La ripresa si apre con la bocciatura per Anzalone: Chiaiese, allenatore della Frattese, manda in campo Roghi. Il copione però è lo stesso della prima metà, con il Potenza a far circolare la palla in attesa di varchi e la Frattese ad attendere tentando timidamente di ripartire. Ci prova Esposito da fuori, Pardo respinge con affanno. Sul prosieguo dell’azione il colpo di testa ravvicinato di Siclari termina a lato. Forcing potentino? Macché. In un attimo il copione cambia: un lancio dalle retrovie trova Signorelli smarcato. L’11 della Frattese scaraventa in rete: è 1-0. La reazione del Potenza è tutta affidata agli episodi. Calci piazzati, tentativi da lontano. Il tempo di riorganizzarsi, scaraventare in area un pallone che Fran- ça raccoglie prima di essere steso: è rigore. Sull’occasione l’attaccante brasiliano, è freddissimo. Intanto Roghi era stato espulso per qualche frase ingiuriosa nei confronti dell’arbitro, Chiaiese aveva mandato in campo Viola per correre ai ripari. La partita s’innervosisce, al tempo stesso s’accende. Il Potenza ha la convinzione di poterla portare a casa, ma il destino beffa gli ospiti: Signorelli difende una palla d’oro, la gioca a ritroso per l’accorrente Trofo che deposita in rete. Ma il match del Vallefuoco non conosce sosta, è avvezzo ai colpi di scena. E così il destino fa salire in cattedra Esposito: prima lancia a rete Siclari, che trova una parabola beffarda di testa. 2-2, la gioia che sale a mille e il forcing finale annunciato. Poi, il centrocampista numero 4 decide di fare tutto da solo. Trova, su un calcio di punizione da posizione defilata, una parabola assurda e beffarda, che inganna Pardo e s’insacca nell’angolo. Il cronometro recita “novanta”. Il triplice fischio finale è una liberazione per tutti i tifosi del Potenza. Arrivare allo scontro diretto contro il Cerignola con due punti di vantaggio è una manna dal cielo, la vittoria risulta invece insperata per come si era messa la partita. La Frattese può invece maledire la sfortuna.

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