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ALLERTA METEO IN BASILICATA : botta e risposta tra Sindaco Cipolla e P.C. Regione Basilicata

Polemica su frequenti “allerta meteo”. Botta e risposta fra sindaco Maratea CIPOLLA e Regione Basilicata. Polemica su frequenti ‘allerta meteo’.

Polemica su frequenti “allerta meteo”. Botta e risposta fra sindaco Maratea CIPOLLA e Regione Basilicata.

Polemica su frequenti ‘allerta meteo’. Botta e risposta fra sindaco Maratea e Regione In merito al comunicato stampa diramato dal sindaco del Comune di Maratea, in cui si parla del sistema di Protezione Civile regionale, e dove si afferma che ” … non è assolutamente più tollerabile ricevere, quasi ogni giorno, bollettini di allerta meteo o di altro genere da parte innanzitutto del sistema regionale di Protezione Civile”, inoltre si continua affermando che :” Stando alle allerta che mi giungono quotidianamente, avrei dovuto chiudere scuole e mettere in atto chissà quali sistemi di protezione per centinaia di giorni all’anno” l’Ufficio Protezione Civile Regionale, comunica quanto segue. Lo scopo dell’allertamento meteorologico, idrogeologico ed idraulico è quello di avvisare ed informare, con ogni possibile anticipo, gli Enti e tutte le Strutture operative che compongono il sistema di protezione civile, sia nazionale che regionale, in caso si verifichino fenomeni meteorologici avversi potenzialmente in grado di generare fenomeni alluvionali, esondazioni e dissesti di varia entità che possono mettere a rischio persone e cose. I piani di protezione civile comunale sono redatti in modo da distinguere gli scenari corrispondenti a ciascun livello di allertamento e definiscono le corrispondenti azioni, che non necessariamente si traducono in “chiudere scuole e mettere in atto chissà quali sistemi di protezione per centinaia di giorni all’anno”. Il bollettino di criticità regionale, in osservanza del D.P.C.M. 27 febbraio 2004, viene prodotto quotidianamente dal Centro Funzionale Decentrato dell’Ufficio Protezione Civile Regionale, con il supporto dell’Università di Basilicata e del Consorzio interuniversitario CINID, a seguito della fase di previsione effettuata dal Servizio meteo del Dipartimento Centrale di Protezione Civile Nazionale. L’avviso di criticità regionale viene emesso a seguito della valutazione di una criticità di colore giallo o superiore, per almeno una delle sette zone di allerta in cui è suddiviso il territorio regionale, approvate con DGR 1395 del 30/11/2016 Il comune di Maratea, a seguito della nuova perimetrazione delle zone di allerta regionali è inserito nella così detta “Basi D” inglobata nella zona di vigilanza meteo nazionale n. 45. Le zone allerte di cui sopra si riferiscono ad un areale omogeneo per precipitazioni, orografia, morfologia, stando a significare che le relative soglie di allerta non si riferiscono ad un singolo territorio comunale ma ad una porzione di territorio più estesa. Ad oggi, su 311 giorni dall’inizio dell’anno 2017, l’Ufficio Protezione Civile ha diramato, per la suddetta zona di allerta, complessivamente 52 avvisi di criticità idrogeologica, di cui 45 di livello “ordinario” (giallo), 7 di livello moderato (arancione) e nessuna di livello elevato (rosso), mentre per 259 volte dall’inizio dell’anno è stato dichiarata assenza di criticità (verde). Pertanto i numeri sopra richiamati attestano una realtà molto diversa da quella descritta nel comunicato del sindaco, in particolare quando si parla delle allerte quotidiane. Relativamente al bollettino emesso il giorno 05/11/2017 per la giornata del 06/11/2017, si precisa che le previsioni meteo diffuse dal Servizio meteo del Dipartimento Centrale di Protezione Civile Nazionale prevedevano, per la zona di vigilanza meteo nazionale n. 45 in cui ricade il territorio comunale di Maratea, 90 mm di pioggia cumulata in 18 ore. Il codice di allerta assegnato, nell’ambito del processo di valutazione accennato precedentemente alla “Basi D”, è stato quello di “moderato” (arancione). Il pluviometro della stazione di Maratea, afferente alla rete regionale di protezione civile, ha registrato 41 mm nelle prime 18 ore della giornata del 6 novembre, mentre per lo stesso periodo il pluviometro della stazione di Morigerati Bussento appartenente alla stessa zona di vigilanza meteo e posta a circa 13 km dal confine del comune di Maratea, ha registrato il valore di 104 mm di pioggia.

Comunicato del sindaco di Maratea “Dopo l’ennesima chiusura della S.S. n. 18, in loc. Acquafredda di Maratea, il Sindaco Cipolla non ce la fa più e, dopo essere stato il primo la scorsa estate ad evidenziare le criticità del sistema antincendio nazionale e regionale, – si legge in una nota del Comune – questa volta punta il dito contro la gestione degli avvisi da parte della Protezione Civile ed evidenzia l’effetto scarica-barile che si ingenera praticamente ogni giorno e su ogni evento”.

“Stamattina – afferma, con afflizione, Domenico Cipolla – si è raggiunto il limite con la chiusura della S.S. 18 perché un masso, non rinvenuto sul posto, avrebbe e sottolineo avrebbe, sfondato una delle due reti sovrapposte posizionate a protezione della strada. La gestione delle emergenze su tale arteria è infatti la prova di come il susseguirsi di avvisi ingeneri poi la corsa da parte di tutti gli enti coinvolti al mettersi al riparto da ogni rischio e/o possibile contestazione lasciando ai soli sindaci l’onere di assumersi tutte le responsabilità, anche e soprattutto quelle che non gli competono perché privi di uomini e mezzi.” “Colgo l’occasione – prosegue Cipolla – per evidenziare inoltre che non è assolutamente più tollerabile ricevere, quasi ogni giorno, bollettini di allerta meteo o di altro genere da parte innanzitutto del sistema regionale di Protezione Civile e poi ulteriormente “rafforzato” dalla consueta telefonata della Stazione dei Carabinieri e dalla e-mail della Capitaneria di Porto che ribadiscono le stesse cose. Credo che la medesima situazione la vivono tutti i sindaci che, a volte, presi dalla paura che l’avviso possa essere “realistico”, magari arrivano ad emettere provvedimenti come la chiusura delle scuole che poi si rivelano inutili, superflui e spesso onerosi. Stando alle allerta che mi giungono quotidianamente, avrei dovuto chiudere scuole e mettere in atto chissà quali sistemi di protezione per centinaia di giorni all’anno.” “Penso e credo – continua il Sindaco di Maratea – che sia arrivato il momento di sederci tutti attorno ad un tavolo e di ridiscutere l’intero sistema evitando così che con questo continuo emettere avvisi di allerta si arrivi al momento dell’allerta reale senza che nessuno si attivi”. “È altresì necessario coinvolgere, in questo nuovo processo, tutto il personale coinvolto per evitare quello che ormai pare ineludibile, le strutture dello stato arretrano limitandosi ad assumere decisioni estemporanee di mera protezione rispetto ad eventuali responsabilità ed attendono e controllano ciò che invece si ritiene, spesso per prassi e non per effettiva competenza, debbano fare i comuni con la responsabilità accollata ai soli Sindaci e Funzionari. A ciò si aggiunga, per restare sul tema della sicurezza della S.S. 18, che da anni, ormai, si interviene in emergenza senza alcun piano di gestione. È, infatti, palese che le barriere paramassi sono poste a protezione della circolazione pedonale e veicolare e che le stesse debbano essere mantenute efficienti senza che ciò comporti necessariamente la chiusura dell’importante e vitale tratto viario. Va predisposto un serio monitoraggio delle barriere con una capacità d’intervento immediata per la loro riparazione e sostituzione, evitando così che “due gocce d’acqua” diventino una “Spada di Damocle” e paralizzino i cittadini residenti e pendolari, grazie alla segnalazione di qualche piccola vedetta lucana che, per ripararsi da ipotetiche catastrofi, si lava le mani passando la palla della responsabilità”. #sapevatelo2017Staff

Egidio De Maria istruttore #iononrischio scrive :

“Ci fosse un giorno che non si faccia polemica sul sistema d’allerta! Oggi al TgR un sindaco tuona contro la protezione civile regionale per l’allerta diramata solo perché per qualche ora è uscito il sole (giusto per permettere la registrazione del servizio – guarda caso!). Siamo ancora molto lontani dal comprendere come funzionano le allerte e sopratutto come dovrebbero funzionare i piani di emergenza comunali…”

Nel frattempo a Castrocucco piove… e in 24 ore il pluviometro ha superato i 60mm.

Domenico Leccese 

 

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