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PISCINA DI MONTEREALE: A 6 GIORNI DALL’INAUGURAZIONE È GIÀ DEGRADO

POTENZA. Sembra proprio che Potenza sia una città allergica allo sport. O meglio, agli impianti sportivi. Il caso della piscina

POTENZA. Sembra proprio che Potenza sia una città allergica allo sport. O meglio, agli impianti sportivi. Il caso della piscina di Montereale – chiusa, riaperta, di nuovo chiusa e di nuovo aperta nel giro di pochi mesi – è soltanto uno dei tanti tasselli di un puzzle che si sta sfaldando. Più sicura, efficiente ed ecosostenibile: è questa la “nuova” piscina di Montereale che l’amministrazione comunale ha consegnato ai suoi cittadini sabato scorso dopo i lavori di adeguamento che l’hanno interessata nei mesi scorsi. Ma qualcosa durante deve essere andato storto. Le critiche all’intero sistema della gestione sportiva si sprecano: addirittura c’è chi, come l’ex assessore allo Sport Giovanni Salvia, che denuncia una vera e propria mancanza di programmazione e amore per lo sport da parte dell’attuale assessore Errico, e poi ci sono loro i semplici cittadini che non vanno sulle questioni politiche ma molo semplicemente si fermano a sottolineare lo stato di degrado in cui versano le strutture. Ed è proprio un cittadino, con tanto di foto, a denunciare veri e propri difetti apparsi nella piscina di Montereale subito dopo la riapertura: umidità, infiltrazioni d’acqua, la copertura in ceramica venuta giù pezzo per pezzo, materiali da cantiere abbandonati e attrezzature per lo sport danneggiate. Insomma, dopo solo cinque giorni dalla trionfale inaugurazione che lo stato di abbandono della piscina è sotto gli occhi di tutti ed è evidente la responsabilità di pluriennali scelte amministrative sbagliate. Nella struttura, che ha riaperto i battenti lo scorso martedì, oltre all’installazione di impianti fotovoltaici e solare-termico, si è provveduto alla sostituzione delle caldaie e del boiler per la produzione di acqua sanitaria. Migliorata anche la qualità dell’area con il nuovo impianto di unità di trattamento dell’aria, la sostituzione dei canali di areazione con nuovi canali in tessuto di microfibra. Sostituiti i radiatori presenti negli spogliatoi, realizzato nuovi servizi igienici per il pubblico e una ulteriore uscita d’emergenza. È questo l’elenco ufficiale dei lavori consegnati all’amministrazione. Il progetto è stato finanziato con il Fondo di coesione sociale 2007-2013. Tutti i lavori che avrebbero dovuto portare delle migliorie ad una struttura che per anni è stata abbandonata ed ha portato non poche difficoltà alle società di nuoto e quelle che utilizzano la palestra al piano terra, che in questi mesi si sono dovuti far carico di trovare altre strutture per continuare l’attività agonistica, in realtà stanno portando ancora più disagi. Insomma, lavori non consegnati come garantito sulla carta perciò viene spontaneo domandarsi: per questi lavori fatti male chi pagherà?

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