On. SERENA PELLEGRINO a Foligno per discutere di EQUO COMPENSO
EQUO COMPENSO? Si svolta a Sinistra. Molti i liberi professionisti presenti per capire quale approccio ha la sinistra nei confronti del
EQUO COMPENSO? Si svolta a Sinistra.
Molti i liberi professionisti presenti per capire quale approccio ha la sinistra nei confronti del lavoro autonomo e del passaggio alle società di capitale che stanno divorando l’intero mercato, anche quello del lavoro intellettuale.
Negli ultimi decenni si è operato per la netta consumazione della categoria, complessivamente: dalla cancellazione dei minimi tariffari alla diffusione delle Srl passando per l’aborto delle STP, le società tra professionisti divora compenso, senza dimenticare l’obbligo del conto corrente dedicato, l’assicurazione professionale e quella infortuni, l’obbligo del POS per chiudere, ma non si chiude, con il BIM!
Una categoria sconosciuta ai più che frequentano i temi propri della sinistra, ma la sinistra difende i lavoratori e i professionisti sono lavoratori come tutti e come tutti hanno diritto ad avere un lavoro retribuito così come sancito dalla Costituzione all’art. 36:
“Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.”
Un articolo non applicato a tutte le categorie di lavoratori.
Finalmente oggi, per la prima volta siamo riusciti ad uscire dal cliché di chi pensa che i professionisti sono nella terra di mezzo sotto la tutela della destra liberale.
Non è così! Ormai vivono nella terra di mezzo schiacciati tra il capitale che si accaparra il grosso degli appalti e i lavoratori della pubblica amministrazione che “costano meno”, forse.
Ebbene, chi si fa carico di queste 2 milioni di persone che il mercato globale ha intenzione di liquefare?
Noi ci siamo!
Domenico Leccese