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FOGNA A CIELO APERTO, CI RISIAMO

POTENZA. I cittadini stanchi delle cose che non vanno hanno cominciato a denunciare. Ma nonostante sollecitazioni al Comune , a

POTENZA. I cittadini stanchi delle cose che non vanno hanno cominciato a denunciare. Ma nonostante sollecitazioni al Comune , a Acquedotto lucano e all’Asl la situazione della fogna a cielo aperto in via della Pineta ancora non è cambiata. Nell’edizione del Roma di lunedì 29 abbiamo riportato il disagio che i residenti che da oltre cinque mesi sono costretti a sopportare: miasmi a dir poco ripugnanti rendendo l’aria irrespirabile lungo la scalinata, che dal ponte di Montereale portano in via della Pineta, rendendola anche viscida per i liquami che si ristagnano lungo gli scalini. Una novità, però, rispetto a lunedì sembra esserci. Qualcuno, sicuramente deputato a farlo, ha sbarrato le scale per un giorno ma poi sono state subito riaperte. Inizialmente qualche residente ha pensato che il Comune dopo le innumerevoli segnalazioni, e l’articolo uscito sul Roma, avesse finalmente deciso di intervenire per porre rimedio allo scarico di liquami che da giungo invade la scalinata. E invece, non è stato così. Essendoci i lavori di ristrutturazione lungo tutto il ponte di Montereale, per una questione di messa in sicurezza dell’area, gli operai dovevano semplicemente mettere delle reti di sicurezza lungo il muro, per evitare che del materiale edile potesse colpire qualcuno. Ed ecco che la delusione dei residenti è ritornata a farsi sentire. Anzi aumenta. Se si considera che ora lo spazio delle scale si è ridotto e percorrerle diventa ancora più pericoloso. La città ormai da tempo ci ha abituato a diverse fogne a cielo aperte, alcune anche denunciate e fortunatamente fatte risistemare anche grazie alle continue segnalazioni del Roma, come quella del 20 agosto in corso Garibaldi che dopo uno scarica barile tra Comune e Acquedotto lucano ha riportato alla normalità la situazione nel quartiere. Per via della Pineta la situazione, però, almeno per il momento non sembra tanto facile. Nonostante i cittadini continuino a chiedere ai vari Enti preposti di intervenire perchè la puzza di liquami diventa ogni giorno più insopportabile nessuno decide di prendersene carico. E così si grida nuovamente all’emergenza sanitaria. E come dargli torto. Dopo aver passato un’estate con una puzza insopportabile, che saliva all’aumentare delle temperature, ora vorrebbero evitare un inverno in cui pioggia e neve facciano ristagnare ancora più acqua sui gradini rendendoli scivolosi e pericolosi. Ma nonostante questo, tutto il sistema sembra in standby e di operai incaricati di far marciare i liquami al depuratore e non tra le braccia dei cittadini non se n’è vista neanche l’ombra. Tutto riposa quindi nelle mani del Comune, sollecitato ripetutamente ad intervenire. Anche se un manipolo di residenti sta stilando un documento da indirizzare all’ Asl: «perchè c’è in gioco la salute di un’intera comunità».

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