Il corpo di una giovane donna fatto a pezzi è stato trovato rinchiuso in due valige abbandonate nelle campagne di Pollenza (Macerata)
Macerata, cadavere nelle valigie, è Pamela Mastropietro I riscontri dei Ris collegano il corpo fatto a pezzi trovato a Pollenza
Macerata, cadavere nelle valigie, è Pamela Mastropietro
I riscontri dei Ris collegano il corpo fatto a pezzi trovato a Pollenza con la diciottenne scomparsa nei giorni scorsi da Corridonia
Donna uccisa e fatta a pezzi, ritrovato il cadavere in due valigie
Il corpo della vittima è stato ritrovato questa mattina, nei pressi di una rotatoria. Sul posto i Carabinieri
POLLENZA – Orrore a Casette Verdini, in provincia di Macerata, dove questa mattina è stato ritrovato il corpo senza vita di una donna, rinchiuso in una valiga dopo essere stato fatto a pezzi.
A fare la macabra scoperta è stato un cittadino che in quel momento si trovava nei pressi di una rotatoria che porta verso il centro città.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che hanno subito circoscritto l’intera area e avviato le indagini per risalire all’identità della vittima.
CRONACA
Cadavere di una donna a pezzi in due valigie, scoperta choc a Pollenza
Indagano i carabinieri, potrebbe essere una ragazza di 18 anni scomparsa a Corridonia
Trovato cadavere di donna a pezzi e messo in 2 valigie nel Maceratese
Le valigie abbandonate in un fosso sono state notate da un passante, non lontano dal cancello di una villetta in Via dell’Industria.
Pensando che si trattasse di droga o di refurtiva ha chiamato i carabinieri, che hanno fatto la macabra scoperta.
Tutta l’area è stata immediatamente interdetta, i carabinieri stanno portando avanti palmo a palmo le ricerche di eventuali indizi nella campagna circostante. Non si esclude, comunque, che le due valigie siano state lanciate verso il fossato da un’auto di passaggio durante la notte.
Cadavere a pezzi nelle valigie: le foto dei rilievi dei carabinieri a Pollenza
Pollenza (Macerata), 31 gennaio 2018
Un cadavere a pezzi è stato trovato in due valigie abbandonate nelle campagne tra Casette Verdini e Pollenza, in provincia di Macerata.
La macabra scoperta è stata fatta questa mattina e secondo i primissimi accertamenti potrebbe trattarsi di una giovane donna.
Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri della Compagnia di Macerata.
AGGIORNAMENTO: È quasi certamente il corpo della ragazza di 18 anni scomparsa
Secondo quanto trapela, la valigie sarebbero state notate a bordo strada da un uomo che transitava in auto, che ha avvisato le forze dell’ordine. I resti del corpo erano nascosti nelle valigie, due trolley di colore rosso, poi lanciati verso il fossato da un’auto di passaggio durante la notte.
Non c’è traccia di vestiti, le membra della donna sono perfettamente puliti, senza tracce di sangue.
Una delle prime ipotesi di indagine è stata quella di collegare la macabra scoperta con la scomparsa nei giorni scorsi da una comunità di recupero di Corridonia della 18enne Pamela Mastropietro che si è allontanata portando con sé soltanto un trolley rosso e blu.
Un caso di cui è occupato anche la trasmissione Tv ‘Chi l’ha visto?’.
I carabinieri che stanno cercando conferme di questa pista, partendo dall’età del cadavere.
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AGGIORNAMENTI : 31 gennaio 2018 ore 21:33
Macerata, cadavere nelle valigie, un fermo per l’omicidio di Pamela Mastropietro
È un nigeriano, ripreso mentre camminava con la ragazza di 18 anni fatta a pezzi. Perqusizioni in condomini della città.
La madre: “Spero non sia vero”
Il parere della Dott.ssa URSULA FRANCO {medico – criminologo}
“chi ha ucciso Pamela Mastropietro non ha smembrato il suo corpo per occultarlo più facilmente o per rendere l’identificazione dei resti più difficile, non avrebbe lasciato le due valigie vicino al ciglio di una strada e ad una villetta, l’ha smembrata per soddisfare un proprio bisogno psichico (necrosadismo, lussuria)… I cani della villetta hanno abbaiato senza sosta a partire dalle 23 di ieri sera.”
NECROSADISMO. Parafilia psicopatologica nella quale un individuo è compulsivamente spinto a mutilare, sfregiare o sventrare un cadavere ottenendo da ciò piacere sessuale. La natura sadica di questa forma di necrofilia è peculiare e si distingue dal comune atto sadico che mira a sollecitare paura, dolore e sofferenza in una vittima. Ovviamente il cadavere non può offrire al necrosadico un tale ventaglio di risposte emotive, tuttavia il soggetto non percepisce psicologicamente il cadavere come un oggetto inanimato ma come una persona non-viva, il che comporta una differenza sostanziale. L’atto sadico sul cadavere è tanto più forte per il necrosadico per il fatto che il morto è ancora percepito come persona e quindi mantiene, nella mente del parafilico, parte delle qualità del vivente. ¶ Dal gr. nekros, morto. Termine coniato da dott. Epaulard nel 1901.
Cadavere a pezzi nelle valigie: le foto dei rilievi dei carabinieri a Pollenza
Pollenza (Macerata) 1 febbraio 2018 –
E’ stato arrestato per l’omicidio di Pamela Mastropietro il nigeriano di 29 anni che era stato fermato ieri sera: si chiama Innocent Oseghale.
L’uomo, in possesso di permesso di soggiorno scaduto, ha precedenti per droga.
All’interno dell’abitazione di Oseghale, sono stati trovati i vestiti della vittima sporchi di sangue, e altre tracce ematiche, nonché uno scontrino di una farmacia, poco distante da lì. Nella stessa farmacia la ragazza aveva acquistato poco prima una siringa.
Pamela, 18 anni, di Roma, era scomparsa dalla Pars di Corridonia, una comunità di recupero dove era arrivata a ottobre per provare a superare i problemi di tossicodipendenza. La ragazza non era considerata uno dei casi più gravi e a Corridonia seguiva anche delle lezioni di musica.
Nessuno si sa spiegare perché se ne sia andata, né perché abbia fatto una fine così atroce.
La scomparsa era stata segnalata da lunedì pomeriggio: aveva preso il suo trolley, rosso e blu, l’aveva riempito con le sue cose e se ne era andata. Saputo della sua fuga la mamma Alessandra, che ha un salone di bellezza in centro a Roma, si era rivolta alla trasmissione «Chi l’ha visto?» lanciando un appello.
Una ragazza di Macerata, dopo averlo visto, ha scritto un post sulla pagina Facebook del programma, dicendo di aver notato quella giovane in una farmacia in città, in via Spalato.
A quel punto sono partite le indagini velocissime dei carabinieri: in farmacia ricordavano quella ragazzina minuta con il trolley ingombrante e rumoroso, e con lei c’era un ragazzo di colore.
Le telecamere – della farmacia e di altre attività della zona – sono state fondamentali per individuare Pamela e l’altro: un nigeriano conosciuto dai carabinieri per la sua attività di spacciatore.
Così è scattato il blitz nel tardo pomeriggio: i militari si sono appostati sotto casa e lo hanno atteso, e appena arrivato lo hanno bloccato e hanno perquisito l’appartamento, non lontano dalla farmacia. In casa sono saltati fuori alcuni oggetti di Pamela.
Il ragazzo ha negato tutto, ha fatto altri nomi di connazionali che erano con lei.
Per questo in serata sono scattate altre perquisizioni, altri immigrati che vivono in città sono stati identificati dai carabinieri.
Questa mattina è scattato l’arresto.
Oggi proseguiranno gli accertamenti di natura tecnico-scientifica all’interno dell’appartamento che probabilmente è la scena del delitto.
Pamela Mastropietro, residente nel quartiere di San Giovanni, fino a lunedì scorso era ospite della comunità di recupero Pars di Corridonia, in provincia di Macerata, una struttura che accoglie giovani in difficoltà e con problemi legati alla tossicodipendenza. Era in cura dal 18 ottobre, andava avanti a singhiozzo, qualche progresso e tanti momenti bui e la voglia di scappare, sempre. La sua non è stata una vita facile: gli spinelli, amicizie sbagliate, una volta ha postato del fumo sul profilo Facebook, una bravata, come fanno tanti ragazzi, tanta fragilità.
Domani l’udienza di convalida
Il nigeriano accusato anche di vilipendio di cadavere
C’è anche il vilipendio di cadavere tra le ipotesi di reato a carico di Innocent Oseghale, l’uomo in stato di fermo per omicidio e occultamento di cadavere in relazione alla morte di Pamela Mastropietro.
Il corpo della 18enne romana, allontanatasi dalla comunità LA PARS di Corridonia, è stato trovato smembrato e chiuso in due trolley nelle campagne del Maceratese.
Il carcere più vicino a Macerata è quello di Camerino, ora inagibile a causa del Terremoto Centro Italia 2016
Oseghale si trova nel carcere di Montacuto ad Ancona.
Il pm Stefania Ciccioli depositerà oggi l’istanza di convalida del fermo.
L’udienza di convalida slitta quindi a domani o dopodomani.
Domenico Leccese