Calcio e psicologia: uno studio svela come migliorare le prestazioni dei calciatori e portare una squadra alla vittoria
«Il metodo descritto necessita di una sperimentazione. Non è però un’idea grezza, nel senso che ha un modello, un’indicazione di
«Il metodo descritto necessita di una sperimentazione. Non è però un’idea grezza, nel senso che ha un modello, un’indicazione di tempi e di regole, un perimetro di applicazione e soprattutto ha un obiettivo: il risultato della squadra»
Francesca Sassano : Ci sono delle cose che non hanno prezzo… di valore infinito: la dedica di mio figlio sul suo libro!!!”
Lorenzo Cristilli è uno psicologo di Potenza, ha 27 anni, e con la sua società Crisass Srl ha già sviluppato un progetto formativo all’interno delle carceri.
Nonostante la giovane età ha sulle spalle diverse pubblicazioni.
Nel 2016 ha vinto il Lumsa job contest con un progetto per la distribuzione dei farmaci a vantaggio dei disabili.
E con la Fondazione Isal ha partecipato al progetto formativo “Prevenzione sanitaria nella popolazione carceraria”.
Ora ha pubblicato un nuovo lavoro: Il circular football therapy project.
Si tratta diuno studio su un nuovo metodo che, utilizzando anche premesse ormai acquisite, si pone come obiettivo il miglioramento delle prestazioni dei singoli giocatori, rafforzando la coesione e la forza complessiva della squadra.
Dalla controcopertina del libro pubblicato per Florence art, riportiamo:
«Il modello Cftp propone un’attività che va ad affiancarsi a quella dell’allenatore e dello psicologo, senza dipendere da queste due figure professionali, ma soltanto dalla società sportiva».
Si tratta di un lavoro di analisi, di rendicontazione e consulenza in grado di fornire indicazioni preziose sulle criticità di adattamento o di rendimento, favorendo la circolarità delle informazioni e il rafforzamento del gruppo.
Ci spiega Leonardo Cristilli
«Il metodo descritto necessita di una sperimentazione. Non è però un’idea grezza, nel senso che ha un modello, un’indicazione di tempi e di regole, un perimetro di applicazione e soprattutto ha un obiettivo: il risultato della squadra. Il calcio non è uno sport individuale e, sebbene il livello di prestazione personale determini oggi il mito del calciatore eccellente, non si deve dimenticare il punto di partenza: solo la squadra vince il campionato».
Domenico Leccese