Il velivolo intercettato, proveniente dalla #Turchia e diretto in #Svizzera, non era riuscito a mettersi in contatto con gli enti del controllo del traffico italiano per motivi tecnici
FORTI BOATI AVVERTITI POCO FA IN LOMBARDIA Due distinti boati sono stati avvertiti poco fa al Nord Italia, in particolare
FORTI BOATI AVVERTITI POCO FA IN LOMBARDIA
Due distinti boati sono stati avvertiti poco fa al Nord Italia, in particolare in Lombardia
L’onda d’urto è stata ben avvertita tra Bergamo, Milano, Brianza, Varese e fino al Canton Ticino ma anche in Piemonte, in particolare nella zona di Ivrea. In alcuni casi vetri e case hanno tremato.
Ancora ignote le cause, tra le possibili ipotesi la rottura del muro del suono da parte di aerei caccia in volo.
Alunni di tutte le scuole evacuate dai docenti
Cittadini nelle strade di Bergamo
Due forti boati sentiti in Bergamasca Gente per strada, scuole evacuate
Da centro di Bergamo fino al Milanese e al Varesotto, passando anche da Orio al Serio e Treviglio. Due forti boati sono stati sentiti in tutta Bergamo, a partire dal centro, intorno alle 11.15 a dieci secondi di distanza.
Le segnalazioni anche a Ponte e a Treviglio, in tutta la Bergamasca con allerta dei bergamaschi.
Segnalazioni anche nella Bassa Bergamasca e nell’Isola.
Arrivano telefonate anche dal Milanese.
Le persone sono uscite per strada e in alcune scuole le classi sono state evacuate per sicurezza: è successo alla scuola Montessori e alla Capitanio di Bergamo.
Polizia e vigili del fuoco sono in azione ma ancora non ci sono informazioni certe.
Nelle segnalazioni che circolano in Rete si parla di un boato provocato da due aerei: due caccia che avrebbero sorvolato la zona provocando i due boati, che sono stati sentiti anche nel Milanese e nel Varesotto.
Centralini delle forze dell’ordine e del 118 sono intasati di telefonate.
I vigili del fuoco stanno cercando di capire l’origine del rumore che, stando ad alcune testimonianze, ha fatto tremare i vetri delle abitazioni.
Numerose le persone che per lo spavento hanno lasciato le proprie abitazioni e si sono riversate in strada.
In Procura a Bergamo sono esplosi i vetri, telefoni in tilt e pausa sui Social, con continue richieste di informazioni.
In Ansa un aggiornamento: «Trova conferme l’ipotesi che a causare i botti avvertiti in buona parte della Lombardia siano stati due caccia militari. Secondo quanto appreso, avrebbero superato la barriera del suono mentre sorvolavano la zona di Bergamo, dove i boati sono stati così forti da far scattare, a scopo precauzionale, l’evacuazione di alcune scuole e del Tribunale».
Quando l’ordine di «scramble», cioè di decollo immediato su allarme, è arrivato, due caccia Eurofighter si sono alzati in volo, diretti sulla rotta di un aereo sconosciuto.
FORTI BOATI AVVERTITI POCO FA IN LOMBARDIA
Due distinti boati sono stati avvertiti poco fa al Nord Italia, in particolare in Lombardia. L’onda d’urto è stata ben avvertita tra Bergamo, Milano, Brianza, Varese e fino al Canton Ticino ma anche in Piemonte, in particolare nella zona di Ivrea. In alcuni casi vetri e case hanno tremato. Ancora ignote le cause, tra le possibili ipotesi la rottura del muro del suono da parte di aerei caccia in volo.
Alunni di tutte le scuole evacuate dai docenti Cittadini nelle strade di Bergamo
Due forti boati sentiti in Bergamasca Gente per strada, scuole evacuate
Da centro di Bergamo fino al Milanese e al Varesotto, passando anche da Orio al Serio e Treviglio. Due forti boati sono stati sentiti in tutta Bergamo, a partire dal centro, intorno alle 11.15 a dieci secondi di distanza.
Le segnalazioni anche a Ponte e a Treviglio, in tutta la Bergamasca con allerta dei bergamaschi. Segnalazioni anche nella Bassa Bergamasca e nell’Isola. Arrivano telefonate anche dal Milanese. Le persone sono uscite per strada e in alcune scuole le classi sono state evacuate per sicurezza: è successo alla scuola Montessori e alla Capitanio di Bergamo.
Polizia e vigili del fuoco sono in azione ma ancora non ci sono informazioni certe. Nelle segnalazioni che circolano in Rete si parla di un boato provocato da due aerei: due caccia che avrebbero sorvolato la zona provocando i due boati, che sono stati sentiti anche nel Milanese e nel Varesotto.
Centralini delle forze dell’ordine e del 118 sono intasati di telefonate. I vigili del fuoco stanno cercando di capire l’origine del rumore che, stando ad alcune testimonianze, ha fatto tremare i vetri delle abitazioni. Numerose le persone che per lo spavento hanno lasciato le proprie abitazioni e si sono riversate in strada.
In Procura a Bergamo sono esplosi i vetri, telefoni in tilt e pausa sui Social, con continue richieste di informazioni. In Ansa un aggiornamento: «Trova conferme l’ipotesi che a causare i botti avvertiti in buona parte della Lombardia siano stati due caccia militari. Secondo quanto appreso, avrebbero superato la barriera del suono mentre sorvolavano la zona di Bergamo, dove i boati sono stati così forti da far scattare, a scopo precauzionale, l’evacuazione di alcune scuole e del tribunale».
Emilia Romagna, caccia intercettano aereo sospetto
L’allarme alla base dell’Aeronautica militare di Grosseto è arrivato quando un Learjet Embraer è entrato nello spazio aereo nazionale senza contattare gli enti del controllo del traffico aereo. I due caccia hanno intercettato il velivolo dopo aver volato, autorizzati, a velocità supersonica sui cieli di Toscana, Emilia Romagna e Veneto.
La conseguenza è stato il bang il forte boato, che nei territori sorvolati ha creato allarme: tantissimi hanno scambiato l’improvviso boato per un terremoto. Sono stati minuti concitati quelli vissuti tra le 15.30 e le 15.45, quando l’allarme è rientrato: il Learjet Embraer, partito dall’aeroporto di Bodrum in Turchia e diretto in Svizzera, per problemi tecnici non era riuscito a contattare gli enti di controllo del traffico aereo italiani. C’è riuscito, mettendosi in contatto con il controllo della zona di Milano, solo quando ormai era stato intercettato dagli Eurofighter che, a quel punto, hanno fatto rientro alla base di Grosseto.
Mentre tutto questo si consumava in cielo, a circa 13.000 metri di quota, i centralini di vigili del fuoco, carabinieri e giornali erano presi d’assalto dai cittadini che hanno scambiato il bang, avvertito molto forte sembra anche per le particolari condizioni climatiche, per il classico boato che precede un terremoto.
Sui social network moltissimi interventi di persone che si chiedevano cosa fosse successo, cercando conferme su possibili terremoti di cui però nessuno parlava sui mezzi di comunicazione. Qualcuno ha ipotizzato anche di una bomba.
A Scarperia, in Mugello, in una scuola elementare è suonata la campanella che annuncia l’evacuazione. Poi l’allarme è rientrato. «Hanno tremato tutti i vetri di casa» ha detto una donna di Figline Valdarno (Firenze) che, allarmata, ha chiamato tutti i numeri a sua disposizione. «C’è stato un grosso boato, come un’esplosione, poi tutto ha iniziato a tremare» ha confermato un’altra donna che abita a La Rufina. Tantissime le telefonate partite dall’Emilia Romagna, in particolare dalle zone di San Lazzaro, Budrio, Medicina e Castenaso, e dal Veneto, in particolare dall’area di Verona.
Nel bolognese qualcuno aveva messo in relazione i due aerei all’elicottero dei carabinieri impegnato in alcune fasi dell’operazione Aemilià contro la ‘ndrangheta. Per l’Aeronautica militare una prova reale, e non un’esercitazione, delle operazioni di sorveglianza garantite 24 ore al giorno dal 36 Stormo di Gioia del Colle, dal 4 Stormo di Grosseto e dal 37 Stormo di Trapani con i caccia Eurofighter.
Boati oggi a Milano e in Lombardia: la spiegazione
Forti boati in Lombardia: erano due caccia “in emergenza”, ecco la spiegazione ufficiale
I due boati, uditi distintamente nel Milanese poco dopo le 11, sono stati causati dai caccia
“Avete sentito il boato a Milano? C’è stata un’esplosione?”, scrivevano in molti sui social. Cos’è successo? Due aerei oltre la barriera del suono e due boati – potentissimi, simili a forti esplosioni – avvertiti distintamente a Milano e nel resto della Lombardia. Mattinata di paura, quella di giovedì, nella città meneghina e in provincia, dove in pochi minuti – verso le 11.15 – si è immediatamente diffusa la psicosi per due boati che in alcuni casi, riferiscono i testimoni, hanno fatto tremare i vetri dei palazzi e hanno convinto i cittadini ad abbandonare gli edifici uscendo in strada.
Boati a Milano e in Lombardia: scuole, case e uffici evacuati
Due scuole elementari – una di Paderno, l’altra di Bovisio Masciago – sono state evacuate per precauzione, così come il tribunale di Bergamo e altre strutture pubbliche in tutta la regione. A testimonianza della forza dei due boati, i centralini delle forze dell’ordine sono stati letteralmente subissati di richieste di intervento e chiarimento. Poco dopo, a spiegare tutto ci ha pensato l’Aeronautica militare, che in una nota ufficiale ha ricostruito l’accaduto.
Caccia intercettano aereo francese
“Due caccia F-2000 Eurofighter, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, si sono alzati rapidamente in volo nella mattinata di giovedì dalla base aerea di Istrana, sede del 51° Stormo, per intercettare un velivolo Boeing 777 dell’AirFrance, che aveva perso improvvisamente il contatto radio con l’agenzia italiana del traffico aereo”, si legge nel comunicato. Sembra, infatti, che il volo AF671 – partito da Réunion e diretto a Parigi Orly – al momento dell’ingresso nello spazio aereo italiano abbia smesso di comunicare con l’agenzia italiana: da lì è scattata l’emergenza.
La spiegazione dei due boati in Lombardia
“Gli Eurofighter – spiega l’aeronautica – hanno intercettato il velivolo francese sopra i cieli della Lombardia dove hanno identificato l’aeromobile civile e si sono assicurati che l’equipaggio avesse ripristinato i regolari contatti radio con gli enti del traffico aereo”. È la stessa Aeronautica, poi, a chiarire i motivi dei boati: “I velivoli d’allarme sono decollati a seguito dell’ordine di scramble ricevuto dal Caos, Combined Air Operation Center, di Torrejon”e “per ridurre al minimo i tempi d’intervento, legati alla particolare situazione di necessità, i due velivoli militari hanno superato la barriera del suono”. “Ancorché la quota fosse elevata – si conclude la nota – le condizioni meteorologiche di vento e temperature hanno amplificato la propagazione dell’onda d’urto rendendola particolarmente udibile al suolo”.
http://www.today.it/cronaca/boati-milano-oggi-22-marzo-2018-boom-sonico.html
A BERGAMO È TORNATA TRANQUILLA
Due caccia F-2000 Eurofighter dell’Aeronautica Militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, si sono alzati rapidamente in volo nella mattinata di oggi dalla base aerea di Istrana (TV), sede del 51° Stormo, per intercettare un velivolo Boeing 777 dell’AirFrance, che aveva perso improvvisamente il contatto radio con l’agenzia italiana del traffico aereo.
Gli Eurofighter hanno intercettato il velivolo francese sopra i cieli della Lombardia dove hanno identificato l’aeromobile civile e si sono assicurati che l’equipaggio avesse ripristinato i regolari contatti radio con gli enti del traffico aereo.
I velivoli d’allarme sono decollati a seguito dell’ordine di scramble ricevuto dal CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon, ente NATO responsabile d’area del servizio di sorveglianza dello spazio aereo. Per ridurre al minimo i tempi d’intervento, legati alla particolare situazione di necessità, i due velivoli militari hanno superato la barriera del suono; ancorché la quota fosse elevata, le condizioni meteorologiche di vento e temperature hanno amplificato la propagazione dell’onda d’urto rendendola particolarmente udibile al suolo.
L’Aeronautica Militare assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, con un sistema di difesa integrato, fin dal tempo di pace, con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO. Il servizio è garantito – per la parte sorveglianza, identificazione e controllo – dall’11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico (FE) e dal 22° Gruppo Radar di Licola (NA), relativamente all’intervento in volo, dal 4° Stormo (GR), dal 36° Stormo (BA) e dal 37° Stormo (TP), tutti equipaggiati con velivoli caccia Eurofighter. A partire da gennaio 2017, l’Aeronautica Militare ha attivato anche una cellula di Eurofighter F-2000 presso il 51° Stormo di Istrana al fine di ottimizzare la copertura dello spazio aereo nazionale, in un’ottica di generale riduzione dei tempi di intervento e di tempestivo contrasto di eventuali minacce.
Domenico Leccese