Il Ministro Toninelli ha taciuto. Il Presidente Fico ha deciso di tirare dritto e non procedere con la trasmissione degli atti
Ora in Aula alla Camera dei deputati la commemorazione delle vittime del crollo del ponte Morandi. Subito dopo le comunicazioni
Ora in Aula alla Camera dei deputati la commemorazione delle vittime del crollo del ponte Morandi. Subito dopo le comunicazioni del ministro Toninelli su quanto accaduto a Genova, a cui seguirà il dibatto parlamentare.
STA ANDANDO COSÌ
Riferendo al Parlamento sulla tragedia di Genova, il Ministro Toninelli ha affermato di aver ricevuto – e cito testualmente – “indebite pressioni” per non pubblicare tutti gli allegati degli atti concessori.
Stante la gravità assoluta dei comportamenti denunciati, esprimendo anticipatamente solidarietà al Ministro per le pressioni asseritamente subite, tutte le opposizioni hanno chiesto:
– al Ministro Toninelli di dire al Parlamento chi abbia esercitato le indebite pressioni, come e quando esse si siano manifestate e se ne abbia riferito alla procura; e
– al Presidente Fico di trasmettere immediatamente alla procura, in nome e per conto della Camera dei Deputati (che lui solo ha il compito e il potere di rappresentare), il verbale della seduta ove sono riportate le gravi affermazioni del Ministro, perché sia valutata la sussistenza degli estremi di una notizia di reato.
Il Ministro Toninelli ha taciuto. Il Presidente Fico ha deciso di tirare dritto e non procedere con la trasmissione degli atti.
Il Parlamento e i cittadini non potranno, dunque, sapere perché l’accaduto è sostanzialmente secretato. Questa è la trasparenza e la correttezza a cinque stelle.
P.S.
Mentre si parla di Genova non c’è ne il Presidente Conte, nè il sottosegretario alla Presidenza Giorgetti, nè i ministri Di Maio e Salvini.
“Lei, Presidente, è tenuto a inviare il verbale della seduta odierna all’autoritá giudiziaria perchè il ministro Toninelli ha assolutamente diritto di essere tutelato dall’autoritá giudiziaria per una condotta sanzionata dal codice penale”.
Andrea Orlando rivolgendosi al presidente della Camera Roberto Fico dopo l’intervento del ministro Danilo Toninelli sul crollo del ponte di Genova, nel corso del quale Toninelli ha detto in aula di aver ricevuto pressioni per non far pubblicare gli atti.
Il commento a caldo di FABIO SALAMIDA :
“CARO TONINELLI, COPRI QUALCUNO O SEI SOLO UN CIALTRONE?
Il Ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha detto davanti a una gremita aula di Montecitorio di aver subito pressioni per non far pubblicare gli atti relativi alle concessioni alla Società Autostrade.
Se fosse vero, il Ministro dovrebbe immediatamente rivelare i nomi di coloro che avrebbero esercitato su di lui le presunte pressioni e denunciare il fatto alle autorità, perché si tratterebbe di un reato gravissimo. Se fosse falso, il Ministro dovrebbe dimettersi per aver mentito di fronte al Parlamento, ammettendo di essere un cialtrone.
La verità è che i figuranti del Movimento 5 Stelle pensano di essere perennemente sulle pagine Facebook della Casaleggio Associati…”
“A Toninelli non ho lezioni da dare, ma neppure lezioni da prendere. Dovrà dimostrare di essere lui all’altezza del suo compito: per ora noi su Genova abbiamo solo sentito chiacchiere” Graziano Delrio
CARMELO MICELI “Oggi alla Camera il Ministro Toninelli ha dichiarato di avere subito pressioni per non pubblicare atti sulla concessione del Ponte Morandi.
Un reato grave che, ai sensi degli artt. 333 Cpp e 361 Cp, il Ministro ha l’obbligo giuridico di denunciare.
È per questo che, intervenendo, ho chiesto al Presidnete Fico di chiedere a Toninelli di fare immediatamente i nomi e di comunicare all’Aula se avesse già fatto denuncia per questi fatti gravissimi.
Dinanzi al silenzio del Ministro, ho chiesto espressamente al Presidente della Camera (anch’Egli pubblico ufficiale e, in quanto tale, obbligato, sempre per gli artt. 333 Cpp e 361 Cp, a denunciare i reati appresi nell’esercizio delle Sue funzioni) di trasmettere urgentemente il verbale dell’Aula alla Procura della Repubblica.
Dinanzi al diniego anche Presidente Fico (motivato sull’assurdo presupposto del valore di atto pubblico del verbale d’aula e sulla conseguente asserita possibilità della Procura di acquisire l’atto d’ufficio) domani, non appena il verbale della seduta sarà trascritto, con la collega deputata Alessia Morani denuncerò l’accaduto alla Magistratura.”
Domenico Leccese