NON SONO UN BUONISTA E LEI È SOLO UN PERICOLOSO IMBONITORE
Lettera aperta di Silvio Aimetti, Sindaco di Comerio, un piccolo paese in provincia di Varese, al ministro Salvini
Caro ministro dell’Interno
Sono un sindaco al secondo mandato in un piccolo Comune della provincia di Varese di nome Comerio (per me il posto più bello del mondo)
Da circa 3 anni, su invito pressante del prefetto di allora Dr. Zanzi (che come lei dovrebbe ben sapere dipende dal suo Ministero), ho deciso di concerto con la mia maggioranza consigliare di attivare un particolare progetto di accoglienza con il duplice scopo di rispondere all’istanza sopradescritta e nel contempo supportare economicamente degli Italiani disoccupati.
Si accoglieva con lo scopo anche di aiutare i nostri connazionali.
Dopo tre anni diverse Persone tra i richiedenti asilo hanno studiato, aiutato il Comune in piccole attività, trovato un lavoro e ottenuto un permesso di asilo. Nel contempo alcuni Italiani hanno avuto la possibilità di reinserirsi nel mondo del lavoro.
Le Scuole, la Caritas e semplici Cittadini hanno partecipato attivamente al progetto.
Mi preme sottolineare che in questo periodo, la sicurezza dei miei Concittadini e la tutela della loro la salute, sono priorità che come sindaco ho garantito con cura a tutti.
Come forse potrebbe riuscire a capire non è stato quello che lei definisce “buonismo” a guidarmi, ma semplicemente ho solo cercato di svolgere, nel miglior modo possibile, e cioè nell’interesse della Comunità che ho l’onore di rappresentare, il mio ruolo di sindaco.
Veniamo a lei che non ha mai avuto il privilegio di essere un sindaco, mi permetta di aggiungere per fortuna, e questo vista la sua incapacità di essere presente alle assemblee del parlamento europeo, la superficialità nell’affrontare questioni complicate e da ultima la sua narrazione così falsa sul fenomeno dell’immigrazione.
Perché lei sarà anche un ministro ma, con la concretezza di un sindaco, le dico che per me lei è solo un pericoloso imbonitore. Le ragioni di questa mia affermazione sono tante, ne documentero’ solo qualcuna :
1) I fantomatici 35 € al giorno a migrante non vanno,come lei ha sempre detto al richiedente asilo, ma bensì come è possibile verificare con grande facilità servono per pagare stipendi di ragazzi italiani che, dopo aver studiato come educatore o mediatore culturale, lavorano con grande competenza nel settore socio-assistenziale
2) La corrispondenza tra la presenza di richiedenti asilo e la criminalità. I dati generali confermano una diminuzione del fenomeno criminoso in generale, per pura sua informazione (si documenti presso il Prefetto) in provincia di Varese negli ultimi 3 anni, al di la’ di qualche sporadico bisticcio, non si segnalano crimini da parte di richiedenti asilo, che tra l’altro giova ricordare hanno orari di rientro nei loro alloggi molto rigorosi.
3) La possibilità che queste persone diffondano malattie. I richiedenti asilo sono accuratamente visitati al loro arrivo e poi sono sottoposti ad una continua sorveglianza sanitaria. Sempre nella mia provincia non si é avuta evidenza di alcuna tematica sanitaria al riguardo.
4) I richiedenti asilo rubano il lavoro agli Italiani. La mia esperienza mi ha confermato che non è così, i richiedenti che hanno trovato lavoro sono andati a svolgere lavori che noi italiani non vogliamo più fare.
5) Siamo invasi. Anche in questo caso i dati reali dicono il contrario e cioè che nell’ultimo anno gli sbarchi sono diminuiti del 70%, non grazie a lei che invece si è comportato in modo brutale con donne e bambini.
Purtroppo le sue strumentali bugie stanno minando il futuro del nostro Paese che, per tanti motivi, avrebbe invece bisogno di una immigrazione sicura, organizzata ed inclusiva come quella del sistema SPRAR.
In questo momento storico abbiamo bisogno di persone che contribuiscano con il loro lavoro al futuro dell’Italia, la sua miope visione al contrario porterà l’Italia ad essere un Paese fatto di tanti vecchi e pochi giovani.
Concludo augurandole buon lavoro nell’interesse dell’Italia.
Confido che per il collega sindaco di Riace Mimmo Lucano, molto impegnato nell’accoglienza, che lei oggi dileggiava con volgarità, la giustizia faccia, come è giusto che sia, rapidamente il suo corso.
NON SONO UN BUONISTA E LEI È SOLO UN PERICOLOSO IMBONITORE
Silvio Aimetti Sindaco di Comerio
Domenico Leccese