EMANUELE CAVALLARO SCRIVE A DANILO TONINELLI INVITANDOLO ALLE ORE 8 DI MATTINA
Mezz’ora di esperienza credo siano più utili di molti incartamenti
Il Sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro ci comunica :
Stamattina ho scritto al Ministro delle Infrastrutture, sen. Danilo Toninelli, invitandolo a venire a Rubiera alle 8 di mattina. Se non il ministro – che certamente ha un’agenda impegnativa – un membro della “Commissione Grandi Opere” che sta valutando se le opere programmate siano utili: basta una mezz’oretta lì dallo svincolo con la provinciale e credo che l’urgenza della nostra #Tangenziale sia certificata meglio di qualsiasi incartamento. Chiedo inoltre che si dia una risposta vera alla lettera con 1500 firme che abbiamo mandato a maggio, perchè quella che ci è arrivata a luglio è una supercazzola burocratica, che dopo ben oltre 60 giorni non ha ancora avuto un senso compiuto. Chiedo che il ministro prenda la cosa in mano in prima persona.
Ah, supercazzola non è una parolaccia. Dal 2016 è entrata nello Zingarelli. Significa “Frase priva di senso pronunciata con convinzione al fine di confondere l’interlocutore”
Alla cortese attenzione del
Ministro delle Infrastrutture
sen. Danilo Toninelli
segreteria.ministro@pec.mit.gov.it
OGGETTO: GRAVE SITUAZIONE A RUBIERA. INVITO.
Egregio sig. Ministro,
le scrivo per sollecitare una risposta alla nostra missiva del 31 maggio 2018 con la quale chiedevamo i tempi di realizzazione della “Tangenziale di Rubiera”. La lettera era corredata di oltre 1.500 firme che sottolineavano l’urgenza assoluta della partenza dei lavori per questa strada – variante alla SS9 via Emilia – fondamentale per i rubieresi e per la loro salute e per l’intero sistema viabilistico nazionale.
Oltre ventimila veicoli al giorno che transitano in un centro abitato sono una situazione semplicemente inaccettabile.
La realizzazione e progettazione dell’opera è inserita all’interno dei lavori per la bretella Campogalliano-Sassuolo, come sa assegnati alla società AutoCS dopo apposita e laboriosa procedura di gara. Nei mesi passati abbiamo assistito al lavoro dei tecnici sul nostro territorio per rilievi e sondaggi. Ci era stato detto che i lavori sarebbero partiti rapidamente. L’attesa di quest’opera ha abbondantemente superato i vent’anni: non porre a compimento l’iter finora percorso sarebbe davvero disastroso.
Ora, a quella lettera di 1500 cittadini del 31 maggio il Ministero ha risposto burocraticamente nel modo che – per comodità – le allego, il 13 di luglio. Simpaticamente, potremmo definirla una supercazzola. Fatto sta che da allora attendiamo che Anas risponda. Sono trascorsi ben oltre 60 giorni.
Le chiedo di prendere in mano personalmente la situazione. Siamo in grado di dimostrare la criticità ambientale in cui versiamo. Tra l’altro, nonostante l’attivazione delle misure di limitazione del traffico per la qualità dell’aria nelle città vicine, in questi giorni il traffico pare essere anzi aumentato, quasi che trovandoci noi su di un cosiddetto “corridoio di attraversamento” rappresenti un incentivo a passare proprio di qui, per i veicoli inquinanti. E’ una incresciosa situazione che ci sta spingendo a valutare l’estensione di misure limitanti anche al nostro tratto della via Emilia tra Reggio Emilia e Modena. Mi rendo conto che interrompere il flusso della SS9 sia un problema di portata nazionale, tuttavia immagino concorderà con me sul fatto che sia corretto operare per tutelare la salute anche dei miei 14.800 cittadini. Reggio Emilia e Modena sono comunque collegate dall’Autostrada del Sole.
La invito, con il massimo calore, a farci visita alle 8 di una mattina feriale in cui magari già si trovi da queste parti: credo si renderebbe personalmente conto della situazione e della necessità di intervenire, così come le modalità con cui si materializza il “blocco” ogni mattina indica con precisione dove è necessario intervenire. Ben comprendendo la quantità dei suoi impegni, saremmo altrimenti lieti di avere qui uno dei membri della “Commissione Grandi Opere” che, abbiamo appreso, sta lavorando in queste settimane per definire quelle che sono utili o meno.
Mezz’ora di esperienza credo siano più utili di molti incartamenti.
Certo di una sua tempestiva risposta, porgo
Cordiali Saluti,
Emanuele Cavallaro
#Rubiera #Tangenziale Apprendo oggi che il ministro Toninelli, ieri alla Camera, ha spiegato che la bretella Campogalliano-Sassuolo è al vaglio dell’apposita commissione che la sta valutando. I deputati cinquestelle hanno poi spiegato che è loro intenzione “salvaguardare la Tangenziale di Rubiera” ed il tratto di collegamento con lo scalo ferroviario di Marzaglia. Scalo che, tra l’altro – lo ha annunciato il ministro – sta per partire.
Colgo naturalmente con favore queste notizie. Ribadisco il serio #invito fatto ieri al ministro – o ad un membro della commissione/struttura tecnica di valutazione – a venire a Rubiera alle 8 di mattina per toccare con mano la gravità della situazione. Sono certo che vedere dal vivo – e constatare dove e come si formi la doppia colonna che ci attanaglia, col flusso di mezzi che arrivano da ovest e da sud – sia più efficace di molti carteggi, per assumere le migliori decisioni, al di là di ogni distinzione di colore politico.
Sottolineo che l’annunciata apertura dello scalo di #Marzaglia è certamente una notizia importantissima per la logistica su ferro: sono tuttavia contrario alla sua apertura fino a quando non si chiarirà il piano logistico per il suo funzionamento, con soluzioni che dimostrino la tenuta del nuovo traffico pesante che da lì sarà naturalmente diretto al distretto ceramiche. Ci mancherebbe che quei camion pensino di arrivarci passando dall’attuale ponte sul Secchia e dalla provinciale che corre lungo la nostra sponda del fiume. L’idea quindi di analizzare la situazione anche di collegamento dello scalo è corretta: io dico sia a est che a ovest. Ma anche verso sud. Quanti camion è previsto che da Marzaglia debbano arrivare a Sassuolo? Andranno per Modena? Perchè per Rubiera, direi proprio che non sia il caso.
Ho, naturalmente, qualche interrogativo su come si pensi di intervenire su di una procedura avviata e su di un appalto assegnato per eventuali modifiche. Probabilmente servono dei soldi. Serve anche molto tempo?
Fonti:
Il Ministro Toninelli ieri, question time alla Camera:
“Per quanto riguarda la bretella autostradale di Campogalliano-Sassuolo, confermo che la struttura tecnica di missione è al lavoro con metodologie operative obiettive e che nell’analisi si terrà senz’altro conto della situazione di contesto dei vincoli e delle concrete possibilità circa la realizzazione delle opere in esame. Siamo coscienti dell’importanza di favorire lo scambio di merci del distretto ceramico con l’Europa e in questa direzione ricordiamo che sono in corso di completamento i lavori di un’opera attesa da molto tempo: lo scalo merci ferroviario di Marzaglia, che, entro fine anno, porterà l’area all’avvio dell’operatività commerciale per aiutare le imprese, incentivando il trasporto su ferro, coerentemente con quanto previsto dalle linee programmatiche di questo Ministero”.
Dichiarazione dei deputati:
“Sulla Campogalliano-Sassuolo, opera che politicamente il MoVimento 5 Stelle ritiene inutile e costosa ed aggirabile con alternative che salvaguardino la nuova tangenziale di Rubiera e il tratto di collegamento con lo scalo ferroviario di Marzaglia, siamo in attesa dell’analisi costi-benefici.”
#Rubiera #Tangenziale Ringrazio sinceramente il sottosegretario Dall’Orco per la prontissima risposta. Una autorevole valutazione positiva della nostra tangenziale è una buona notizia. Servono però tempi certi, per evitare che l’apertura dello scalo merci di Marzaglia possa peggiorare la situazione.
Egregio Sottosegretario,
desidero innanzitutto ringraziarla per la prontezza con cui lei ed il ministro Toninelli avete voluto rispondermi. Sono davvero lieto di sentire da voce tanto autorevole che la nostra Tangenziale è cosa che ritenete necessaria: sono davvero certo che un opera come questa non debba avere colore politico e sono lieto che la legittima aspettativa dei cittadini a respirare – e circolare – meglio stia a cuore di tutte le istituzioni.
Sì, come scrive sono profondamente convinto dell’importanza del trasporto su rotaia. Nel nostro piccolo, abbiamo fatto alcune battaglie per migliorare il servizio passeggeri e ora investito 70mila euro per costruire un nuovo parcheggio per la nostra Stazione, convinti che 7 minuti per arrivare a Reggio o a Modena e 35 per arrivare a Bologna siano meglio di 40 fermi in colonna. Naturalmente, c’è moltissimo ancora da fare, per potersi poi muovere nelle città: eppure, sempre più cittadini e studenti quest’anno hanno scelto di muoversi in treno.
Non a caso la nuova programmazione urbanistica individua l’area industriale del nostro Comune dove c’è una bretellina ferroviaria che consente, potenzialmente, il carico e scarico “in azienda” dei container. Cosa che in alti paesi è prassi, ma che come ben sappiamo in italia è una rarità. Non ci sfugge, dunque, l’enorme portata strategica dell’apertura del nuovo scalo di Marzaglia, insediato sulla linea ferroviaria principale, che permette un passo in avanti in termini di competitività e di sostenibilità importante a livello addirittura di area vasta. Sicuramente costerà così meno far viaggiare i container in treno, rispetto ad oggi, e saranno tutti camion in meno sulle strade verso la Germania e la Francia. Ottimo. Anzi, sì, quell’infrastruttura è in gigantesco ritardo: se non ricordo male si chiamava un tempo “Marzaglia 2000”. E, lo leggiamo, inaugura 18 anni dopo che qualcuno aveva partorito quel nome. E’, tuttavia, necessario ribadire che nel frattempo noi non siamo stati in alcun modo coinvolti nelle valutazioni necessarie rispetto alle modifiche che la logistica locale certamente subirà. E’ piuttosto elementare supporre che, per esempio, il distretto ceramico utilizzerà copiosamente quell’impianto per far partire le sue merci – mentre magari Dinazzano rimarrà strategico per le materie prime – perchè sostanzialmente potrà “risparmiare un treno” rispetto alla attuale situazione.
La nostra preoccupazione, tuttavia, è: e come porteranno i container a Marzaglia, da Sassuolo e dalla sponda reggiano del Distretto Ceramiche?
Lei conosce alla perfezione il nostro territorio. Il dubbio che la SP51 divenga una strada utile a questo scopo e che quindi quella povera rampa su cui abbiamo pietosamente collocato dei defleco per aiutare a fluire il traffico bloccato diventi una delle porte d’Europa, è legittimo.
Fino a quando, dunque, non si saprà che “giro” faranno i camion, fino a che – in particolare – non si saprà con certezza quando sarà realizzato il nuovo ponte sul Secchia – che raddoppi quello ideato grosso modo da Emilio Lepido – e dunque la tangenziale che intercetti il traffico prima del nostro centro abitato, è difficile per noi esultare e più legittimo essere contrari all’apertura di una infrastruttura che rischia di essere per noi anzi foriera di un peggioramento di una situazione già a tratti drammatica.
Anche per questo sono a rinnovare la richiesta di un confronto “sul campo”, per far sì che qualche certezza in più si possa dare, ai nostri cittadini. Sono certo che il buonsenso possa essere utile per definire al meglio ogni cosa e che potremo trovare il modo migliore per condividere obiettivi comuni.
La ringrazio ancora dell’attenzione e spero saremo in grado di ribadire la massima collaborazione istituzionale.
Cordiali Saluti, Emanuele Cavallaro Sindaco di Rubiera
P.S.: Sugli impegni assunti dall’ex ministro delle Infrastrutture, credo che nessuno meglio di lei sia in grado di verificare se quel decreto interministeriale sia stato in effetti firmato, pubblicato e certificato dalla Corte dei Conti. A me dicevano di sì. Questo credo sarebbe di primario interesse, credo, per le valutazioni che state facendo sulla Bretella.
La lettera del sottosegretario:
Domenico Leccese