PIENA ED INCONDIZIONATA SOLIDARIETÀ E VICINANZA A CLAUDIO FAVA
Una busta contenente un proiettile calibro 7,65 è stata recapitata al presidente della commissione regionale Antimafia Claudio Fava. La Digos ha già provveduto al sequestro e ad avviare le indagini.
Busta con proiettile a Claudio Fava, solidarietà e vicinanza dell’amministrazione di Palma di Montechiaro
Il sindaco Stefano Castellino e la Giunta esprimono profonda solidarietà al Presidente della Commissione Antimafia On. Claudio Fava per il vile gesto subito che mortifica la Sicilia ed il Popolo Siciliano.
Questo turpe ed inqualificabile gesto non impedirà al Presidente On. Fava e alla Commissione Antimafia di andare avanti con forza nel loro importantissimo compito.
Viva la Sicilia Libera!
Giovanni Giuseppe Claudio Fava, comunemente detto Claudio Fava, è un politico, giornalista, sceneggiatore e scrittore italiano. Già Coordinatore Nazionale del movimento Sinistra Democratica, Parlamentare europeo e deputato della Repubblica, è stato Coordinatore della Segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Libertà.
Busta con proiettile a Claudio Fava: Deputato e Presidente Antimafia in Sicilia
Solidarietà piena e non formale a Claudio Fava, vittima delle intimidazioni malavitose, in un Paese in cui il Ministro degli Interni, al posto di combattere la mafia, ne condivide i messaggi, arrivando a utilizzare – per le sue campagne di odio – le dichiarazioni di un prestanome della ‘Ndrangheta.
In qualsiasi altro Paese, a un ministro così gli si chiederebbe di sgomberare il proprio gabinetto in cinque minuti. #DiMaio #Conte e #Mattarella battano un colpo.
Una busta contenente un proiettile calibro 7,65 è stata recapitata al presidente della commissione regionale Antimafia Claudio Fava. La Digos ha già provveduto al sequestro e ad avviare le indagini.
La busta è arrivata in commissione Antimafia, gli uffici si trovano al piano basso di Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea siciliana, assieme ad altra corrispondenza. Ad aprire il plico sono stati alcuni collaboratori di Claudio Fava, che hanno immediatamente avvertito la Digos. Gli agenti sono entrati a Palazzo e hanno sequestrato la busta; oltre al proiettile non ci sarebbe stato altro all’interno. L’Antimafia, sotto la guida di Fava, sta lavorando a diverse istruttorie, tra cui quelle sul cosiddetto “sistema Montante”, dall’ex presidente di Sicindustria arrestato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, e sul depistaggio nella strage Borsellino.
Gli agenti della Digos hanno sequestrato la busta, arrivata negli uffici della Commissione regionale Antimafia da lui presieduta, e avviato le indagini per provare a identificare l’autore dell’intimidazione.
Venerdì l’Ars aveva approvato un ddl, voluto da Fava, che obbliga i deputati siciliani a dichiarare l’iscrizione alle logge massoniche. Lui: “Il nostro lavoro andrà avanti”
Un proiettile calibro 7,65 è stato spedito a Claudio Fava, presidente della commissione regionale Antimafia della Sicilia. Gli agenti della Digos hanno sequestrato la busta, arrivata proprio negli uffici della Commissione, e avviato le indagini per provare a identificare l’autore dell’intimidazione. “Non ho dichiarazioni in merito. Sicuramente il nostro lavoro andrà avanti”, ha detto il deputato dell’Ars.
Venerdì l’Assemblea regionale siciliana ha approvato il ddl voluto dall’ex parlamentare sull’obbligatorietà per i deputati regionali di dichiarare l’eventuale appartenenza a logge massoniche. Un provvedimento – passato con 39 voti favorevoli e 2 contrari – giudicato “mostruoso sul piano giuridico e morale” dal Grande Oriente d’Italia.
Ad aprire il plico sono stati alcuni collaboratori di Fava, che hanno immediatamente avvertito la polizia. L’Antimafia, sotto la sua guida, sta lavorando a diverse istruttorie, tra cui quelle sul cosiddetto “sistema Montante”, l’ex presidente di Sicindustriaarrestato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, e sul depistaggio nella strage di via D’Amelio.
“Al presidente Fava va la convinta solidarietà e la vicinanza del governo regionale. Episodi di intimidazione grave come questo vanno condannati, senza tentennamenti. Evidentemente c’è ancora chi pensa che con le minacce si possa cambiare il corso delle cose””, dice in una nota il governatore Nello Musumeci.
“Sono solidale con Fava ed esprimo massima solidarietà anche a nome dell’intero Parlamento siciliano, per l’ennesimo preoccupante episodio intimidatorio, che rivela un clima di odio che va condannato – è stato il commento di Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars – Siamo certi che Fava proseguirà nel suo impegno politico di denuncia e per l’affermazione della legalità, senza lasciarsi turbare da questo vile episodio”.
Anche il gruppo del Pd in Regione ha espresso “solidarietà” tramite il capogruppo Giuseppe Lupo, che chiede a forze dell’ordine e la magistratura di “far luce su un episodio che inquieta” ma che “siamo certi, non interferirà con il lavoro importante e delicato che Fava sta portando avanti all’interno del Parlamento regionale”. Secondo i PartigianiDem, invece, “questo atto conferma la presenza di un clima che si ricomincia a respirare in Sicilia” e le “giuste battaglie” che Fava “sta conducendo, in seno all’Ars e nel territorio siciliano, cominciano a dare fastidio“.
Solidarietà a Fava è stata espressa da Laura Boldrini, da Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, capigruppo di Camera e Senato del Movimento 5 Stelle, dall’ordine dei giornalisti, dalla Fnsi, dall’Unci e da Liberi e Uguali.
Domenico Leccese