NO TAV CONDANNATI A 33 ANNI
Nel dubbio su chi decide cosa, l’impressione è stata quella per cui vadano un po’ tutti a braccetto in questo momento politico, sperando forse di prendersi quelle ultime briciole di notorietà che la repressione al Movimento No Tav può dare.
No Tav condannati a 33 anni e conferenza stampa del 12 ottobre 2018
Si è pronunciato nella mattinata del 12 ottobre 2018 il Tribunale di Torino con le pesanti condanne comminate dal giudice Minucci a 16 No Tav accusati di aver partecipato alla giornata di lotta del 28 giugno 2015. 3 sole assoluzioni contro circa 33 anni anni complessivi di carcere, che vanno aggiungersi ad un elenco oramai infinito di condanne che il Tribunale di Torino ha riservato agli attivisti del movimento.
Le assurde richieste del pm Rinaudo di fatto sono state dimezzate, ma tutto il fazioso impianto accusatorio è stato confermato e con esso si è palesato l’ennesimo atteggiamento punitivo che il tribunale ha perpetuato negli ultimi anni.
Oltre alle condanne che di fatto non sono state una sorpresa, lo è sicuramente il “check point” posto dai carabinieri, col supporto di almeno una ventina di digos, all’ingresso dell’aula di tribunale. Identificazioni con documenti alla mano e, novità del giorno, una lista di proscrizione per cui ad alcuni No Tav non è stato permesso l’accesso. Ci sono state ovviamente vibranti proteste, anche perché in barba ad ogni diritto, si voleva impedire l’ingresso anche ad uno degli imputati. Destinatari di questo provvedimento tutti quei No Tav che nelle scorse settimane hanno ricevuto il foglio di via…
A detta dei Carabinieri, esecutori di questo check point, la direttiva e i nominativi provenivano dalla procura stessa.
Nel dubbio su chi decide cosa, l’impressione è stata quella per cui vadano un po’ tutti a braccetto in questo momento politico, sperando forse di prendersi quelle ultime briciole di notorietà che la repressione al Movimento No Tav può dare.
Dopo aver sopportato questo simpatico siparietto, i No Tav si sono diretti sotto la Prefettura per una conferenza stampa che ha elencato i risultati dell’intenso lavoro di procura, questura e prefettura a danno dei No Tav, ma anche annunciato un’iniziativa pubblica contro i fogli di via il prossimo 20 ottobre a Chiomonte.
Ad essere punito e perseguito, lo sappiamo da molti anni oramai, è il fatto stesso di essere No Tav e di aver scelto di sostenere una giusta lotta a difesa dell’ambiente e del futuro di tutti e tutte. Per fortuna…fermarci è impossibile!
Avanti No Tav!
Domenico Leccese