ACQUA AVVELENATA, SCARICA BARILE AQL-ARPAB
È ancora giallo a Matera sulle analisi, intanto le carte finiscono in Procura
Il day After l’allarme sull’acqua avvelenata a Matera comincia lo scarica barile di responsabilità.
Acquedotto lucano si difende e attacca duramente l’Arpab: “Non e’ stata fatta nessuna bonifica, sono state semplicemente ripetute le analisi, congiuntamente da Acquedotto Lucano e dalla Asl che hanno confermato le analisi precedenti che escludevano l’inquinamento”. Ad affermarlo Eustachio Follia di Aql. “Le nostre analisi – ha proseguito Follia – dicevano che l’inquinamento non c’era neanche prima perche’ nell’acqua era stato trovato cloro residuo, presenza che esclude la presenza di inquinamento batterico. La Asl dispone le sue analisi e Acquedotto lucano le proprie, in questo caso le abbiamo fatte congiuntamente, evidentemente quelle della Asl non dicevano la stessa cosa e – ha concluso – hanno ritenuto di divulgare un avviso di non potabilita’. Bisognerebbe capire come sia accaduto”. Un caso sicuramente anomalo se si considera che nella notte un ordinanza urgente del sindaco De Ruggieri vietato l utilizzo dell’Acqua e la chiusura delle scuole. Bel primo pomeriggio vive Aql smentisce le analisi dell’Apab e sostiene che l’acqua è sicura. Ma psicosi in città è già scatta. In 16 ore l’acqua è passata da non potabile a nuovamente potabile e mentre i cittadini che sono ignoranti in materia di analisi chimiche si chiedono come sia avvenuto il miracolo possiamo dirvi che la documentazione è stata trasferita alla Procura della Repubblica.