RUOTI, SCALISE SI “SCATENA” DA SALINARDI
Continua l’orda sessista, insorge contro il ras anche la discepola prima cittadina
Continua l’orda sessita dei politici e amministratori lucani. Il caso di Ruoti ha così oltrepassato i limiti che il sindaco Anna Maria Scalise si è scatenata contro il suo mentore, nonché vicesindaco, Angelo Salinardi. Indacata da Salinardi durante la campagna elettorale come sua testa di legno politica, ora Scalise ha detto basta e rivendica la sua piena autonomia. Scalise ha bollato l’aggressione di Salinardi alla segretaria comunale Maria Lucia Calabrese come «deplorevole e inqualificabile». Il 18 ottobre all’interno delle mura del Comune di Ruoti dopo le «aggressioni verbali e posturali» sono intervenuti sia il 118 che i Carabinieri
Calabrese ha denunciato che «l’episodio è stato l’epilogo di una lunga serie di situazioni analoghe perpetratesi per mesi» Salinardi la attacca da tempo «con pesanti, infamanti, offensive, denigratorie e sessiste espressioni verbali a livello personale e professionale».
Il sindaco Scalise ha fatto sapere che «la questione è già oggetto di una valutazione politica interna alla maggioranza». La carriera politica del ras di Ruoti è una svolta, il braccio di ferro tra il sindaco e il suo vice è iniaziato e potrebbe concludersi con la clamorosa rimozione dall’incarico di Salinardi