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MUOS: LO SCIENZIATO ZUCCHETTI RISPONDE A TONO ALLA RICERCATRICE LIVRERI

“E non voglio in alcun modo che il suo nome venga accostato al mio, se non in un’aula di tribunale. Io sono uno scienziato, non un quaqquaraqquà”

Prof. Massimo Zucchetti :

“La ricercatrice Livreri è davvero un gran personaggione.

Prima fa una figura di vera me*da davanti a tutti quando le viene chiesto conto della sua “relazione” sul MUOS dalle Commissioni dell’ARS, e balbetta.

Viene infatti fuori che scientificamente la sua relazione era assai carente, ma anche che era scritta in palese conflitto di interessi.

La ricercatrice Livreri è stata trombata all’ultima tornata di idoneità da professore associato, quella tornata in cui una idoneità non si negava neanche ai cani.

Presidentessa della Commissione la stessa Verificatrice che smentì clamorosamente la relazione del primo Verificatore, ma in quel caso c’erano degli indicatori oggettivi sul numero di articoli su rivista internazionale e di citazioni che hanno impedito qualunque sorpresa.

Questa ricercatrice – non può fregiarsi quindi del titolo di professore, è una semplice incaricata – continua ad incensare se stessa su Facebook e sulle pagine di un giornaletto per italiani all’estero che credo sia letto da Robert de Niro e altri attori del Padrino.

Su questo stesso giornaletto, la ricercatrice Livreri ha detto che il sottoscritto non era “qualificato” a fare da consulente sul MUOS, dato che “Non aveva mai visto il collega a convegni internazionali sul tema”.

A parte il fatto che non siamo colleghi, perché io sono professore ordinario dal lontano 2000, mentre Livreri non è neppure idonea da associato, le ho già dovuto far notare che detengo la cattedra di Protezioni dalle Radiazioni (ionizzanti e non ionizzanti) da circa 30 anni, e che ho all’incirca una decina di lavori su rivista e convegni internazionali sull’argomento, in mezzo a molti altri.

Certo le mie altre benemerenze (non le cito, basta cercarle su wikipedia) non sono all’altezza del suo premio quale “Scienziata del millennio” attribuitole sempre da associazioni di parenti di Robert de Niro in Italia.

Ora l’ultima sua grande impresa: tre giorni fa esce un articoletto su msn.it, nota rivista scientifica di gossip che la Grande Scienziata consulta quotidianamente, credo quando ha finito le riviste scientifiche che le passa la parrucchiera.

L’articoletto asserisce che “È appena uscito uno studio” che mette in correlazione attendibile radiazioni non ionizzanti e tumori. Scoperta l’acqua calda. Bravi.

Ed ecco la Grande Scienziata che – pensando che tutti noi si sia privi di memoria come lei lo è di vergogna – posta il trafiletto sulla sua pagina Facebook.

Ma – QUI STA IL BELLO – non va a controllare la fonte, cioè l’articolo in inglese sulla rivista scientifica.

Bastava un attimo di serietà per scoprire che l’articolo è del 1999.

Ben noto a tutti i veri esperti del settore.

Forse il riferimento al “Presidente Clinton” poteva insospettire la Grande Scienziata?

La smetta, Livreri.

La smetta di insultare persone serie, la smetta di pensare che tutti non sappiano chi è lei, ma soprattutto: la smetta di chiamarmi collega.

Questo è un’offesa troppo grossa, intollerabile. Io non sono suo collega.

E non voglio in alcun modo che il suo nome venga accostato al mio, se non in un’aula di tribunale. Io sono uno scienziato, non un quaqquaraqquà.”

Domenico Leccese

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