GEOSAT, ARRIVA LA SOSTA

LAGONEGRO. È difficile commentare una partita come quella tra Geosat Geovertical Lagonegro e Monini Spoleto, andata in scena nello scorso week end per la settima giornata del campionato di serie A2 di volley maschile nel fortino del Pala Alberti, con i lucani che, nonostante la spinta dell’accesissimo pubblico di casa, si sono arresi agli avversari perdendo per tre set a uno, recriminando a giusta ragione e in più di un’occasione contro le decisioni del giudice di gara, il primo arbitro Fabio Scarfò. La giacchetta bianca, fischiatissima durante tutto l’incontro e bersaglio dei tifosi al termine della partita, che inspiegabilmente e a torto è diventata la protagonista indiscussa della serata finendo per condizionare pesantemente gioco e risultato e per innervosire tecnici e giocatori, ha acceso oltremodo e indebitamente gli animi già surriscaldati sul parquet. Argomento, questo, che va preso con le molle, tutelando il giusto e sacrosanto diritto di critica anche nella cronaca sportiva, ma prendendo le distanze dai fenomeni di violenza che si verificano negli stadi e nei palazzetti di mezza Italia, tanto più a fronte dei recenti casi che raccontano di ripetute aggressioni a tutte le latitudini e in ogni categoria ai fischietti del mondo del football, alcuni dei quali peraltro estremamente giovani. Ciò detto, e ribadito con forza, non si può altresì sottacere una prestazione sicuramente inadeguata come quella del signor Scarfò, come ammesso a denti stretti finanche dal commissario federale presente sugli spalti, né sottrarsi al doveroso racconto della realtà dei fatti: come quando nel secondo set, sullo 0-1 Lagonegro e 23 pari, il fallo di doppia evidentissimo non fischiato agli umbri, che si sono poi aggiudicati la frazione, è apparso un errore davvero madornale. In soccorso di coach Falabella, estremamente deluso per il risultato, arriva fortunatamente la sosta di domenica prossima, quando Maiorana e compagni potranno riposare per ricaricare le batterie in vista della ripresa del campionato.