LE FAMOSE OSSA SONO DATATE OLTRE UN SECOLO FA
ADESSO IN QUANTI CHIEDERANNO SCUSA ?
Le ossa trovate in una dependance della Nunziatura Apostolica a Roma hanno una datazione antecedente al 1964 mentre le due quindicenni, Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, sparirono a Roma nel 1983.
Ossa ritrovate nella Nunziatura:
«I resti sono di un uomo, lo dice il Dna»
L’inchiesta
La scoperta delle ossa nelle sede della nunziatura del Vaticano di via Po a Roma risale alla fine di ottobre.
La conferma del ritrovamento fu data la sera del 30 ottobre da una nota della sala stampa della Santa Sede.
Le ossa trovate in Nunziatura non sono né di Emanuela Orlandi né di Mirella Gregori
Le ossa appartengono a un uomo, si apprende in Procura alla luce degli ultimi test compiuti dalla Polizia Scientifica sul dna estratto da un femore. Il materiale genetico è risultato troppo deteriorato per confrontarlo con quello delle due ragazze, ma è certamente appartenuto a una persona di sesso maschile. I resti erano stati trovati il 30 ottobre da alcuni operai nel corso dei lavori di ristrutturazione all’interno dell’edificio di via Po. A quel punto il Vaticano aveva informato le autorità italiane ed erano scattate le indagini. Nel corso del sopralluogo gli esperti avevano eseguito i rilievi del caso e repertato le ossa.
Gli esami sulle ossa erano iniziati lo scorso 5 novembre. “Si tratta di un processo che richiederà qualche giorno”, aveva avvertito Gianni Arcudi, direttore della Medicina legale dell’Università di Roma Tor Vergata, ben consapevole dell’attesa che circondava il suo lavoro. “Ci sono risposte da dare. E le ossa parlano, ma bisogna trattarle bene, sennò restano mute”, aveva concluso.
Le ossa trovate in Nunziatura non sono né di Emanuela Orlandi né di Mirella Gregori
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Le ossa ritrovate il 30 ottobre scorso nella sede della Nunziatura Apostolica, nello stabile di Via Po a Roma, non sono di Emanuela Orlandi né di Mirella Gregori, le due minorenni scomparse nella capitale, in circostanze misteriose, nel 1983. E’ quanto si apprende in Procura dopo i primi risultati compiuti sulla datazione di alcuni resti, in particolare sulla calotta cranica e sul radio, dai quali si evince che sono certamente antecedenti al 1964 (quando le due ragazze non erano ancora nate).
Già nei giorni scorsi si erano diffuse voci per cui i resti sarebbero molto più antichi di quanto si fosse pensato in un primo momento, quando era affiorata l’ipotesi che potessero appartenere alle due quindicenni scomparse nel 1983 a pochi giorni di distanza. Gli accertamenti dei poliziotti della Squadra Mobile e della polizia Scientifica, coordinati dalla procura di Roma, proseguiranno comunque nelle prossime settimane. L’obiettivo è quello di dare un nome ai resti ossei ritrovati. Non è escluso che per fugare ogni dubbio si proceda comunque all’esame del Dna.
Le indagini, affidate dal Vaticano all’Italia, e in particolare alla procura di Roma e alla polizia Scientifica, sono state finalizzate fin dall’inizio a comparare le ossa con il dna di Emanuela Orlandi, la figlia quindicenne di un dipendente vaticano scomparsa il 22 giugno 1983 e di Mirella Gregori, anche lei quindicenne, scomparsa nello stesso anno.
Le ossa trovate in una dependance della Nunziatura Apostolica a Roma hanno una datazione antecedente al 1964 mentre le due quindicenni, Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, sparirono a Roma nel 1983.
È quanto hanno rivelato le prime analisi fatte sui resti nell’ambito di un’inchiesta aperta dalla procura di Roma subito dopo il ritrovamento. Dagli esami della polizia Scientifica, che hanno isolato un Dna inutilizzabile per la comparazione, perché deteriorato, si evidenzia però che presenta il cromosoma Y che caratterizza il sesso maschile.
Le ossa trovate in Nunziatura non sono né di Emanuela Orlandi né di Mirella Gregori
Le ossa trovate in Nunziatura non sono né di Emanuela Orlandi né di Mirella Gregori
Gli inquirenti: i resti ritrovati in via Po sono antecedenti al 1964, quando le due ragazze scomparse nel 1983 non erano ancora nate
Domenico Leccese