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MORTE MARIA UNGUREANU: IL MEDICO LEGALE FRANCESCO INTRONA HA ESCLUSO L’OMICIDIO

Inquietanti sospetti evidenziati nell’ordinanza impugnata gravitanti sul padre della bambina sulla possibilità che l’ultimo rapporto sessuale subito dalla vittima potesse essere collocato in ambito domestico.

MORTE MARIA UNGUREANU

La piscina dove è annegata Maria Ungureanu
Maria Ungureanu, 9 anni, è annegata il 19 giugno 2016 nella piscina di un casale a San Salvatore Telesino.
Il 16 gennaio 2019 il GIP Flavio Cusani deciderà se archiviare o meno l’inchiesta a carico dei fratelli Ciocan, si terrà infatti una camera di consiglio stabilita in seguito all’opposizione dell’avvocato difensore degli Ungureanu.
Dott.ssa URSULA FRANCO
Il team difensivo dei due fratelli Ciocan è composto dagli avvocati Giuseppe Maturo e Salvatore Verrillo e dalla criminologa Ursula Franco che ha da sempre sostenuto che Daniel e Cristina sono estranei ai fatti e che Maria non è stata uccisa.

 

 

 

 

Ottopagine, in un articolo firmato dal giornalista Enzo Spiezia ha riportato il finale della Richiesta di Archiviazione della procura di Benevento:
“stante l’intervenuto giudicato cautelare formatosi sulla insussistenza dei gravi indizi di reità, si ritiene che le risultanze investigative non offrano una utile chance ai fini dell’opzione dell’esercizio dell’azione penale, laddove i ritenuti elementi di dubbio (anche) in ordine alla dinamica del fatto, all’eziologia omicidiaria ed alla sua datazione (orario dell’exitus) non risultano superabili in forza dei risultati delle espletate investigazioni nè altrimenti emendabili da ulteriori approfondimenti”
Maria Ungureanu
I ritenuti elementi di dubbio in ordine alla dinamica del fatto
nascono dalla consulenza del medico legale, professor Francesco Introna che ha confermato che
“la causa del decesso (di Maria) debba attestarsi in morte asfittica rapida per annegamento e, segnatamente avendo escluso la ricorrenza a favore di una ricostruzione diversa e compatibile con l’azione causale contestata agli indagati, tanto in considerazione dell’assenza di lesioni contusive a livello del capo e degli arti e pertanto dell’assenza di segni di combattimento con l’acqua o in acqua”, in poche parole, anche per il professor Francesco Introna, Maria non è stata uccisa.
Sarà lo stesso GIP Cusani, che ha rigettato le due richieste di arresto per i Ciocan, e che, come i giudici del Riesame e della Cassazione, ha invitato la procura ad indagare sui genitori di Maria in merito agli abusi, ad esprimersi il 16 gennaio 2019.
Padre e Madre di Maria Ungureanu

I giudici del Tribunale del Riesame di Napoli nell’Ordinanza del 5 giugno 2017 avevano scritto:

“Sospetti molto inquietanti gravano proprio sui genitori della bambina, almeno per ciò che concerne gli abusi sessuali”
Mentre i giudici della Corte Suprema di Cassazione nelle motivazioni della sentenza depositate il 19 dicembre 2017:
“omissione da parte del PM della valutazione probatoria in relazione all’accertata presenza di liquido seminale del padre della vittima sulla maglietta/reperto 27.
Il pregiudizio aveva ispirato l’indagine e che un “colpevole” era stato suggerito fin dall’inizio dalla madre della bambina che aveva espresso labili sospetti sul Ciocan;
che anzi sospetti molto inquietanti gravano proprio sui genitori della bambina, almeno per quanto concerne gli abusi sessuali,
a) tracce di sperma del padre della bambina erano state rinvenute su una maglietta e sulla copertina del letto;
b) per il tenore di alcune conversazioni registrate facevano trasparire la preoccupazione del padre della bambina, al riguardo;
c) la circostanza che l’ultimo rapporto sessuale subito dalla bambina risale al pomeriggio del giorno della sua morte, quando si trovava a casa.
Genitori di Maria Ungureanu
Inquietanti sospetti evidenziati nell’ordinanza impugnata gravitanti sul padre della bambina sulla possibilità che l’ultimo rapporto sessuale subito dalla vittima potesse essere collocato in ambito domestico.
Come fossero state trascurate importanti ipotesi investigative e come ci si fosse fidati senza alcun controllo delle dichiarazioni rese da Marius Ungureanu, pur a fronte di elementi preoccupanti quali le tracce di sperma appartenenti al predetto rinvenute su una maglietta e su una copertina sequestrate e il tenore di alcune conversazioni registrate”
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