MARIA UNGUREANU, LA RICOSTRUZIONE DEL CASO
La criminologa Ursula Franco, consulente della difesa dei Ciocan, a Le Cronache Lucane ha spiegato che dopo l’archiviazione verrà arrestato e rinviato a giudizio l’autore delle violenze che Maria Ungureanu subiva.
Maria Ungureanu – Indagine sui fratelli Ciocan verso archiviazione: oggi la decisione (Chi l’ha visto?)
Maria Ungureanu, il caso della bambina morta nel 2016 in provincia di Benevento a Chi l’ha visto?: indagine sui fratelli Ciocan verso archiviazione, oggi la decisione.
È il giorno della verità per la famiglia di Maria Ungureanu: oggi la decisione sulla richiesta di archiviazione dell’inchiesta a carico dei fratelli Daniel e Cristina Ciocan. Spetta al giudice per le indagini preliminari decidere se far proseguire l’inchiesta o archiviare il caso.
Il gip nei mesi scorsi aveva respinto le richieste di arresto della procura, ma anche il Riesame aveva respinto l’appello della procura, mentre stessa sorte era stata per la Cassazione che aveva confermato il no all’arresto. Tra l’altro avevano sostenuto che «sospetti molto inquietanti gravano proprio sui genitori della bambina, almeno per quanto concerne gli abusi sessuali». Inoltre, il professor Francesco Introna ha fornito una nuova consulenza medico-legale con la quale esclude che la bambina sia stata uccisa.
La criminologa Ursula Franco, consulente della difesa dei Ciocan, a Le Cronache Lucane ha spiegato che dopo l’archiviazione verrà arrestato e rinviato a giudizio l’autore delle violenze che Maria Ungureanu subiva.
A “Chi l’ha visto?” è intervenuto un legale dei fratelli Ciocan: «Da una parte a noi fa comodo che la questione si chiuda definitivamente, però d’altra parte dovremo capire quello che è realmente accaduta». Di diverso avviso i legali della famiglia, che auspica anche la riesumazione del cadavere: «Ci aspettiamo ulteriori indagini perché parliamo di una bambina ammazzata».
MARIA UNGUREANU, LA RICOSTRUZIONE DEL CASO
Maria Ungureanu è annegata il 19 giugno 2016 nella piscina di un casale a San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento. Il corpo fu trovato svestito e senza vita intorno alla mezzanotte. Da un primo esame medico legale emergono elementi agghiaccianti: la piccola ha subito violenza sessuale ed è morta per annegamento. Nel mirino finisce un giovane rumeno, tra le ultime persone ad aver visto la bambina. Le tracce si perdono dopo l’appuntamento con le amiche davanti ad una chiesa. Poi il ritrovamento dopo una segnalazione: in piscina c’è MUngureanuaria, che galleggia a testa in giù nuda. I vestiti erano appoggiati ad una sedia sul prato intorno alla vasca, accanto alle scarpette lo slip. “Chi l’ha visto?” nei mesi scorsi ha parlato dei due gravi indizi che fanno emergere legittimi dubbi sul papà della piccola Maria. Su una maglietta rosa e una coperta della bambina è stata rinvenuta traccia del liquido seminale del padre di Maria. L’uomo sostiene che quella maglietta fossa usata dalla moglie e che la stessa usava anche la coperta. Una cosa è certa, a prescindere da come sia morta la bambina: era stata ripetutamente violentata, anche poche ore prima di morire. Troppi dubbi ancora insoluti ruotano attorno a questa tragica vicenda.
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(…) il professor Francesco Introna ha fornito una nuova consulenza medico-legale con la quale esclude che la bambina sia stata uccisa. La criminologa Ursula Franco, consulente della difesa dei Ciocan, a Le Cronache Lucane ha spiegato (che si augura )che dopo l’archiviazione venga arrestato e rinviato a giudizio l’autore delle violenze che Maria Ungureanu subiva (…) “Chi l’ha visto?” nei mesi scorsi ha parlato dei due gravi indizi che fanno emergere legittimi dubbi sul papà della piccola Maria. Su una maglietta e una coperta della bambina è stata rinvenuta traccia del liquido seminale del padre di Maria (…)
Omicidio Maria, le indagini proseguono nel contesto familiare
Archiviata la posizione di Cristina Ciocan
(di Fabio Marcarelli 16 Gennaio 2019 su anteprima24.it)
Benevento – È arrivata la tanto attesa decisione sull’inchiesta volta a far luce sulla morte della piccola Maria Ungureanu, trovata morta in una piscina di un casale di San Salvatore Telesino nel 2016. Il gip Cusani dopo aver ascoltato le obiezioni dei difensori Giuseppe Maturo e Salvatore Verrillo legali rispettivamente di Daniel e Cristina Ciocan e dell’avvocato dei genitori di Maria, Fabrizio Gallo, ha ordinato di proseguire le indagini per accertare con precisione i fatti inerenti al contesto familiare. Dall’inchiesta viene archiviata la posizione di uno dei due fratelli, Cristina Ciocan. Per Daniel, invece, resta la posizione per la quale è indagato. La novità dunque risiede nella possibile responsabilità dei genitori della piccola Maria.
Caso Ungureanu. Il Gip ha deciso: indagini proseguono e si allargano al contesto familiare
Per Cristina Ciocan archiviata l’accusa di omicidio, non per Daniel che è accusato anche di violenza sessuale.
Si è svolta questa mattina in Camera di Consiglio presso il quarto piano del Palazzo di Giustizia di Benevento, alla presenza degli avvocati di parte, la discussione in merito all’inchiesta sulla morte della piccola Maria Ungureanu che come si ricorderà fu rinvenuta senza vita il 19 giugno del 2016 all’interno della piscina di un casale per cerimonie di Piazza Pacelli a San Salvatore Telesino.
Un incontro dovuto, dopo l’opposizione alla richiesta di archiviazione proposta dalla Procura in merito all’inchiesta che vede coinvolti Daniel e Cristina Ciocan, quello avvenuto quest’oggi dinanzi al Giudice per le Indagini Preliminari, dott. Flavio Cusani. Presenti i genitori di Maria accompagnati dagli avvocati Fabrizio Gallo e Serena Gasperini e gli avvocati Giuseppe Maturo e Salvatore Verrillo difensore dei Ciocan. Attesa per la decisione che è giunto intorno alle 13.00 con ad attendere all’esterno anche le telecamere di alcune trasmissioni che anche in passato si erano occupate del caso come Chi l’ha visto? e Quarto Grado.
Le decisioni
Archiviata la posizione di Cristina Ciocan che di fatto esce dall’inchiesta e dell’accusa di omicidio a lei contestata. Resta in piedi, invece, quella di Daniel Ciocan che resta indagato per le accuse di omicidio e di violenza sessuale. Disposte dal GIP anche ulteriori indagini, che però chiamano in causa i genitori della piccola: “Le indagini proseguono su Dianel Ciocan per i reati a lui ascritti dando indicazione di verificare anche il contesto familiare – spiega l’avvocato Fabrizio Gallo difensore della famiglia Ungureanu – in relazione ad alcune telefonate ed una maglietta, che noi siamo sicuri essere della madre e non della bambina”.
“Effettueremo ulteriori indagini investigative – spiega l’avvocato Serena Gasperini – faremo trascrivere correttamente le intercettazioni in un contesto complessivo e non estrapolata, ricordiamo che la signora non parla bene l’italiano ed è giusto che il Gip voglia approfondire questo, siamo sereni. L’approfondimento è una cosa che noi tutti avevamo chiesto”.
All’uscita dal Tribunale a parlare alle telecamere per alcuni istanti anche i genitori di Maria, Marius ed Andrea. “Voglio solo giustizia per mia figlia – ha ricordato il papà – è passato troppo tempo” mentre la madre ha chiosato: “andremo avanti fino in fondo”.
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