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OMICIDIO ALESSANDRO NERI : SVOLTA NELL’INDAGINE, ARRESTATE SEI PERSONE

Dalle indagini è emerso che Neri era “contiguo” al mondo dello spaccio di droga ed aveva rapporti di amicizia con diverse delle persone indagate nell’ambito dell’inchiesta che hanno portato agli arresti odierni.

Omicidio Alessandro Neri ultime notizie: sei arresti, seguita la pista della droga

ALESSANDRO NERI

Ultime Notizie Flash 15 gennaio 2019

Le ultime notizie da Pescara ci raccontano di una svolta nell’ambito delle indagini per l‘omicidio di Alessandro Neri. Il giovane di Pescara, come ricorderete, era stato ritrovato dopo diversi giorni dalla sua scomparsa in macchina, senza vita. Da quel momento la sua famiglia, in particolare sua madre, ha voluto che si cercasse la verità sulla morte del giovane. E oggi arriva una svolta in questo caso: le indagini infatti avrebbero portato all’arresto di sei persone. Si è cercato nella sfera familiare, tra gli amici ma a quanto pare le risposte in questo vicenda, erano da cercare altrove. Al momento sono pochissime le notizie che trapelano dopo l’operazione dei Carabinieri arrivata nelle ultime ore. I sei arresti di stamane, infatti, sono avvenuti nel contesto di un’indagine per spaccio di stupefacenti, estorsione, porto abusivo di armi e incendio. Contestualmente sono state eseguite un centinaio le perquisizioni tra Pescara, Chieti e Teramo.

OMICIDIO ALESSANDRO NERI ULTIME NOTIZIE: SVOLTA NELL’INDAGINE, ARRESTATE SEI PERSONE

Dalle prime notizie che trapelano dagli ambienti investigativi, il giovane di Spoltore, sarebbe stato ucciso per un regolamento di conti.

Si cercherà di capire dalle parole delle persone arrestate quello che successe lo scorso marzo ma la pista di chi indaga sembra essere chiara. Alessandro Neri non avrebbe pagato una partita di droga e per questo motivo sarebbe stato ucciso.

I provvedimenti sono stati disposti dal Gip del tribunale di Pescara su richiesta della locale Procura nel contesto delle indagini scaturite dall’omicidio di Alessandro Neri, rinvenuto cadavere alla periferia di Pescara l’8 marzo 2018.

Le accuse contestate sono di spaccio di stupefacenti, estorsione, detenzione abusiva armi e danneggiamento, relativamente a fatti accertati nel capoluogo Pescarese.

Impegnati circa 80 Carabinieri, unità cinofile ed eliportate. Nelle prossime ore di certo ci saranno maggiori dettagli anche in merito alla vicenda strettamente legata alla morte di Alessandro.

La mamma di Alessandro ha lanciato diversi appelli in tv convinta del fatto che la persona che aveva ucciso suo figlio potesse costituirsi ma non è mai successo nulla. Oggi la svolta. E forse adesso anche la donna potrà trovare pace e avere giustizia dopo l’omicidio di suo figlio.

OMICIDIO NERI: SEI ARRESTI E PERQUISIZIONI A PESCARA E NEL RESTO D’ABRUZZO

Un ragazzo “attento e premuroso”, ma “contiguo” al mondo dello spaccio pescarese: così è stato definito Alessandro Neri – il 29enne di Spoltore (Pescara) trovato morto lo scorso 8 marzo in un torrente alla periferia di Pescara tre giorni dopo essere scomparso – è stato descritto dai nel corso della conferenza stampa organizzata dai Carabinieri per illustrare l’operazione che ha portato a sei arresti per droga, armi ed estorsioni e che è partita proprio dalle indagini sull’omicidio.

Uno degli arrestati – Junior Insolia, 31 anni – era amico della vittima e insieme a lui, è stato accertato, Neri aveva acquistato una pistola.

Il 29enne, riferiscono gli investigatori, era “considerato colui che investiva denari nel sostenere e supportare le attività delinquenziali di una parte degli arrestati”.

Anche le altre persone arrestate hanno precedenti penali, Yorda Insolia, 23 anni,  fratello di Junior, Marco Lapenta, 35 anni, Giulia Spinelli, 29 anni, Christian De Sanctis, 28 anni, Flaviano Spinelli, 33 anni.

In particolare i fratelli Insolia, sempre secondo gli investigatori gestivano una fiorente attività di spaccio, soprattutto coca, confidando su una spiccata capacità di intimidazione per imporre il saldo di crediti vantati nei confronti degli acquirenti e non disdegnando il porto e l’esibizione di armi illecitamente detenute.

Sebbene al momento non sia possibile dire se il killer sia tra gli arrestati, il provvedimento di custodia cautelare – emesso dal gip Antonella Di Carlo su richiesta del pm Luca Sciarretta – per i militari dell’Arma del Comando provinciale di Pescara “costituisce un importantissimo tassello ed un nodale sbocco investigativo in quanto certifica l’esistenza di un sodalizio criminoso, nel cui ambito la vittima, ancorché incensurata, ricopriva un ruolo significativo”.

Affiancato dai comandanti del Reparto Operativo e del Nucleo Investigativo, il colonnello Gaetano La Rocca e il maggiore Massimiliano Di Pietro, il comandante provinciale dell’Arma, colonnello Marco Riscaldati, ha sottolineato che “in questi nove mesi l’attività investigativa non è mai scemata e l’indagine sull’omicidio andrà avanti: continueremo a scavare in questo mondo”.

“Qua la cosa più cara che ho è di Alessandro, è mia e di Alessandro. Ce la siamo comprata insieme, io ci ho messo 800 e lui 500. E’ importante per me. Mi volevo levare tutte le armi, ma questa che è mia e sua non la leverò mai”

Sono le parole pronunciate l’11 maggio scorso, ad un conoscente, da Insolia. Il riferimento è alla pistola che i due avevano comprato insieme. La conversazione, ottenuta grazie alle intercettazioni avviate dagli investigatori, è contenuta nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Pescara. Le parole di Insolia hanno consentito agli investigatori di appurare come il 29enne avesse acquistato un’arma insieme all’amico.

Dalle indagini è emerso che Neri era “contiguo” al mondo dello spaccio di droga ed aveva rapporti di amicizia con diverse delle persone indagate nell’ambito dell’inchiesta che hanno portato agli arresti odierni.

Alessandro Neri & Laura Lamaletto
E intanto su Facebook la mamma di Neri, Laura Lamaletto, scrive: “Confido che la morte di Ale aiuterà a ripulire la città di Pescara. Ho sempre riposto la mia totale fiducia nei Carabinieri di Pescara. Continuo a credere in loro e continuerò a farlo”.
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