SCANDALO AIAC CONDANNATO SAVARESE

Trova oggi conferma una inchiesta del Roma che aveva smascherato, già nell’agosto dello scorso anno, alcune situazioni poco chiare che si stavano verificando in seno all’associazione nazionale degli allenatori. Oggi i nodi vengono al pettine. Lo scandalo Aiac, infatti, si è concluso con 18 mesi di squalifica e 5mila euro di multa per il vice presidente nazionale, Biagio Savarese. I fatti accertati si riferiscono al ‪corso di Caserta‬ dove i giovani tecnici avevano conseguito il patentino Uefa B. L’inchiesta del Roma parti’ da presunti soldi che Savarese avrebbe intascato dai corsisti, violando il codice etico Figc e percependo una cospicua cifra per scegliersi il regalo a lui gradito. Quegli stessi soldi, 2 mesi dopo, furono restituiti quando la voce di un presunto scandalo mise tutti in guardia. La Procura Federale ha accertato che la cifra era di 1140 euro, che Savarese ha violato il codice etico federale. Una pratica imbarazzante che ha gettato l’Aiac nel fango. Così è arrivata la condanna della Procura Federale che ha raccolto varie testimonianze. L’organo sportivo ha dimostrato equità e non si è lasciato certo intimidire dallo scandalo, anzi ha fatto luce su una vicenda controversa e punito un comportamento che ha messo a disagio tutto il mondo del calcio. Savarese in questi mesi si è difeso strenuamente; non si era mai dimesso, aveva giustificato quei soldi come una “custodia”. Tuttavia sono state le testimonianze tra le quali spicca la versione dell’attuale tecnico del Marcianise, Angelo Valerio ad inchiodare Biagio Savarese. Così e’ arrivata la squalifica. Questa sentenza e’ un autentico tsunami per il mondo del calcio con il numero 2 dell’Associazione italiana allenatori che subisce un’onta gravissima e definitiva. Certo questa sentenza premia l’abnegazione, la coerenza ed il coraggio della Procura Federale, chiude la carriera di un dirigente importante e di fatto lascia aperta la strada ad ulteriori sviluppi della storia.