SOSPETTI SUL RUOLO DI QUARTO

Piergiorgio Quarto tentenna e tituba e l’aura di sospetto va condensandosi intorno alla sua figura. Sul candidato quasi in pectore del polo di centrosinistra alternativo al Pd si addensano forti sospetti. Da più parti è stato sollevato il dubbio che l’ex numero uno di Coldiretti di Basilicata fosse un infiltrato politico inviato tra le linee nemiche dal suo stesso pseudo sfidante, secondo questa ricostruzione, Marcello Pittella. L’ex governatore lucano, che vuole il bis in Regione, avrebbe avuto necessità di avere orecchie amiche tra i suoi colleghi ostili, adesso divenuti dissidenti dem e pertanto avversari politici, e avrebbe incaricato proprio Quarto della missione. Nel polo alternativo al Pd lucano, però, non tutti concordano con questa interpretazione. L’ambiguità di Quarto aumenta man mano che trascorrono le ore e non risponde con un sì definitivo alla proposta avanzata domenica mattina da Achillle Spada, Chiurazzi e Carelli a nome di tutti i dissidenti dem. Nella circostanza è stata sondata la disponibilità di Quarto a capeggiare il polo alternativo. L’altra versione, quella che contrasta con Quarto infiltrato politico che rendiconta al mandante Pittella lo stato dell’arte del fronte rivale, vuole che in realtà l’attesa dipende dagli Uffici romani. Nel senso che Quarto sta temporeggiando perchè la Coldiretti nazionale deve dare l’ok all’operazione. Coldiretti è pronta a fare la sua parte nella corsa alle prossime regionali lucane. A condizione, però, di non “bruciare” il prescelto per nulla, ovvero per una sconfitta. Ad ogni modo nel polo alternativo di Leu e dei dissidenti dem la partita del candidato governatore si sta avvicinando al nastro del finish. Tre i candidati in campo e non ce ne saranno altri che spunteranno all’ultimo: Quarto, Lasorella e Lacorazza. Vincerà chi terrà più salda la posizione fino all’ultimo. Data la situazione quella di Lasorella sembra essere la candidatura di terracotta tra quelle di ferro.